• C. 841 EPUB Proposta di legge presentata il 2 luglio 2018

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Atto a cui si riferisce:
C.841 Modifiche alla legge 9 gennaio 1991, n. 19, recante norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe


FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 841

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa della deputata SANDRA SAVINO

Modifiche alla legge 9 gennaio 1991, n. 19, recante norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe

Presentata il 2 luglio 2018

  Onorevoli Colleghi! — La Finest Spa è la società finanziaria per l'internazionalizzazione delle imprese del nord-est, nata in attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 19, recante «Norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe», con l'obiettivo di agevolare lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale nel territorio.
  La Finest Spa è partecipata dalla Friulia Spa, società finanziaria della regione Friuli Venezia Giulia, dalla regione Veneto, dalla provincia autonoma di Trento, dalla Società italiana per le imprese all'estero (Simest Spa) e da alcune banche del territorio ed è referente del Ministero dello sviluppo economico. La Finest Spa è operativa in 44 Paesi compresi tra l'Europa centrale e orientale, i Balcani, la Russia, i Paesi dell'ex blocco sovietico e i Paesi del Mediterraneo. Sin dalla sua costituzione, la Finest Spa ha avuto come obiettivo l'avvio di progetti internazionali, attraverso joint venture e consentendo l'accesso a strumenti di finanza agevolata.
  Dalla costituzione della Finest Spa, il contesto economico e sociale è fortemente mutato. La società finanziaria nacque, infatti, all'indomani della caduta del muro di Berlino, in un momento in cui le economie si stavano radicalmente modificando ed era pertanto naturale l'apertura, anche economica, verso i Paesi dell'ex blocco sovietico ma non solo, per promuovere e favorire gli investimenti e gli accordi di cooperazione.
  Dopo venti anni di attività è necessario sottolineare che il Friuli Venezia Giulia, a fronte di cospicue risorse pubbliche destinate alla Finest Spa, ha potuto contare su un modesto ritorno in termini di investimenti nel territorio regionale. Il dato relativo all'anno 2014 è piuttosto significativo: la regione Friuli-Venezia Giulia ha destinato alle attività della Finest Spa 102 milioni di euro, ma il beneficio economico per le imprese nel territorio regionale è stato pari solo a 38 milioni di euro e ciò significa che gran parte delle risorse è stata destinata a interventi per aziende all'estero e non nel territorio friulano, che rappresenta, ancora oggi, una delle regioni maggiormente colpite dalla crisi economica che scuote dal 2008 le industrie del nostro Paese. I dati regionali al riguardo sono eloquenti: in pochi anni sono stati persi 43.000 posti di lavoro, più di 14.000 nel solo 2014. Circa 100.000 persone, nel 2015, erano in cassa integrazione guadagni. Un vero disastro per il comparto industriale del Friuli Venezia Giulia, il cui tasso di disoccupazione ha raggiunto negli anni passati il massimo storico pari all'8 per cento e solo nel 2017 è sceso al 6,7 per cento.
  Finora, infatti, si è prevalentemente assistito a operazioni di esternalizzazione e di delocalizzazione da parte di aziende verso i Paesi dell'Europa dell'est, senza alcuna valorizzazione delle realtà economiche locali.
  La presente proposta di legge, nell'ottica di voler valorizzare e rilanciare la realtà economica del Friuli Venezia Giulia, intende promuovere una nuova missione per la Finest Spa che sia fortemente orientata all'attrazione di investimenti sul territorio friulano, piuttosto che all'internazionalizzazione delle imprese che, da oltre venti anni, si è tradotta, inevitabilmente, in esternalizzazione e, ancora peggio, in delocalizzazione degli impianti produttivi.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. All'articolo 1 della legge 9 gennaio 1991, n. 19, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) il comma 1 è sostituito dal seguente:

   «1. Al fine di dotare la regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito della sua speciale collocazione geopolitica quale regione frontaliera dell'Unione europea, degli strumenti che le permettano di promuovere l'attrazione di investimenti nelle attività produttive del territorio, sia da parte dei Paesi membri dell'Unione europea sia da parte di altri Paesi esteri, sono stabiliti gli interventi previsti dalla presente legge»;

   b) i commi 2 e 3 sono abrogati.

  2. Il comma 1 dell'articolo 2 della legge 9 gennaio 1991, n. 19, è sostituito dal seguente:

   «1. Al fine di favorire l'attrazione di investimenti esteri nella regione Friuli Venezia Giulia, di sostenere l'innovazione e la crescita del sistema produttivo territoriale nonché di valorizzare in particolare le potenzialità locali dei Paesi del mare Mediterraneo, dell'Europa centro-orientale e balcanica, della Russia e della Comunità degli Stati indipendenti, il Nord Asia e i territori baltici e caucasici, è costituita la società finanziaria Finest Spa».

  3. Il comma 3 dell'articolo 10 della legge 9 gennaio 1991, n. 19, è abrogato.