• C. 820 EPUB Proposta di legge presentata il 28 giugno 2018

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Atto a cui si riferisce:
C.820 Istituzione della corte d'appello di Monza


FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 820

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
GRIMOLDI, RIBOLLA, LUCCHINI

Istituzione della corte d'appello di Monza

Presentata il 28 giugno 2018

  Onorevoli Colleghi! — La revisione della geografia giudiziaria è un tema dibattuto da molti anni, la cui trattazione viene continuamente rimandata a causa soprattutto delle forti resistenze locali, che dissuadono qualsiasi forza politica dall'assumere con impegno questo obiettivo come prioritario nel miglioramento dell'amministrazione della giustizia. Come è noto, infatti, la geografia giudiziaria del nostro Paese risale per la gran parte al periodo post-unitario, per cui si rende quanto mai necessario ridisegnarne la distribuzione e la struttura secondo modelli organizzativi adeguati ai tempi, al sistema delle comunicazioni, alla varietà dei bacini di utenza e della relativa domanda, nonché agli indici di produttività. Tuttavia, nel perseguire il lodevole obiettivo della razionalizzazione specifica degli uffici giudiziari bisogna tenere conto di molti fattori, alcuni dei quali emersi negli ultimi anni. Se infatti, da un lato, l'esigenza di sopprimere le sedi di esigue dimensioni, in ragione magari di un limitato flusso di lavoro, deve necessariamente conciliarsi con l'altra esigenza di non privare il territorio di una giustizia certa vicina al cittadino – esigenza altrettanto plausibile rispetto alla prima – da un altro lato, gli uffici di vaste dimensioni presentano alcuni inconvenienti e sono causa di disorientamento per il cittadino utente. Nella regione Lombardia esistono due corti d'appello, quella di Milano e quella di Brescia. Il distretto della corte d'appello di Milano è molto esteso e comprende i circondari di Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio, Varese, Vigevano e Voghera, oltre la stessa Milano; mentre gli uffici compresi nel distretto della corte d'appello di Brescia si trovano nei circondari di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova. La regione è la quarta in Italia per estensione territoriale, con una superficie di 23.861 chilometri quadrati, divisa tra dodici province e 1.546 comuni, che la rendono la regione con più province e comuni in Italia. Con i suoi oltre 10 milioni di residenti, la Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e tra le prime in Europa; di poco inferiore alla popolazione del Belgio e doppia rispetto alla Norvegia, è vicina a quella delle «grandi» regioni europee della Nordrhein-Westfalen, Bayern, Ile de France e Baden-Wurttemberg. I lombardi costituiscono oltre il 16 per cento della popolazione nazionale e vivono sul 7,9 per cento del territorio italiano, dando origine ad una densità demografica di 421 abitanti per chilometro quadrato (rispetto agli oltre 200 abitanti della media italiana) seconda solo a quella della Campania. La provincia più popolata è Milano, con circa 4 milioni di abitanti; seguono Bergamo e Brescia. La presenza umana sul territorio è caratterizzata da una grande disuniformità, in quanto è fortemente concentrata nella fascia pedemontana tra le province di Varese, Como, Lecco, Milano e Bergamo – territorio, questo, che comprende più di 6,5 milioni di abitanti – caratterizzato da una fitta urbanizzazione, mentre cala lentamente in densità andando verso la bassa pianura e, più bruscamente, verso la montagna, ma non nelle maggiori vallate alpine. Il 12 maggio 2004 è stata ufficialmente istituita la provincia di Monza e della Brianza con oltre 800.000 abitanti, con capoluogo Monza, che rappresenta la terza città della Lombardia con oltre 122.000 abitanti.
  Il tribunale di Monza, inoltre, è oggi uno dei primi in Italia sia per l'ampiezza della sua giurisdizione – che si estende su quasi un milione di abitanti e un numero sterminato di aziende – sia per la qualità dei procedimenti che giungono ogni anno sulle scrivanie dei magistrati del presidio giudiziario. Un carico di lavoro elevatissimo anche dal punto di vista qualitativo – in ordine statistico il tribunale si colloca tra il sesto e il settimo posto – dato che il bacino di competenza coincide con uno dei motori economici del Paese. Una domanda di giustizia pressante, costretta a fare i conti con tutti i problemi logistici che affliggono la giustizia del Paese – ricollegabili principalmente alla mancanza di risorse, di organico e di strutture – che supera egregiamente la prova solo grazie allo spirito di abnegazione degli operatori del settore.
  Da quanto esposto, è di tutta evidenza come la creazione di una nuova corte d'appello con sede in Monza consentirebbe una prima razionalizzazione e un alleggerimento delle due sedi capoluogo, in un'area territoriale che tende sempre più ad avere una crescente difficoltà delle comunicazioni a causa del congestionamento del traffico e che registra la presenza di diversi milioni di persone. È indubbio che la posizione geografica, di assoluta centralità, della città di Monza all'interno del nuovo circondario interregionale costituirebbe un vantaggio sia per gli utenti sia per gli operatori della giustizia, in virtù delle caratteristiche dei collegamenti, che consentirebbero di raggiungere l'istituenda corte d'appello dimezzando i tempi e le distanze occorrenti per recarsi alle corti d'appello di Milano e Brescia. Il nuovo distretto avrebbe giurisdizione anche sui circondari di Lecco, Como e Sondrio, in ragione della sua posizione centrale rispetto alle citate province. Nel complesso si tratta di un'area con dimensioni territoriali e demografiche superiori a quelle di competenza di numerose corti d'appello e sezioni distaccate delle stesse già esistenti, che richiede una nuova configurazione e razionalizzazione delle strutture esistenti per non disattendere le legittime attese dei cittadini.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. È istituita la corte d'appello di Monza, con giurisdizione sul territorio compreso nel circondario dei tribunali di Monza, Como, Lecco e Sondrio.
  2. Il Ministro della giustizia, con proprio decreto, apporta le necessarie modifiche alle tabelle A e B annesse all'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, conseguenti all'istituzione della corte d'appello ai sensi del comma 1 del presente articolo.

Art. 2.

  1. Il Ministro della giustizia determina, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'organico del personale necessario al funzionamento della corte d'appello di Monza, rivedendo le piante organiche degli uffici nell'ambito delle esistenti dotazioni dei ruoli del Ministero della giustizia.

Art. 3.

  1. Il Ministro della giustizia stabilisce, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza.

Art. 4.

  1. Alla data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza, stabilita ai sensi dell'articolo 3, gli affari pendenti davanti alle corti d'appello di Milano e di Brescia e appartenenti, ai sensi della presente legge, alla competenza della corte d'appello di Monza, sono devoluti d'ufficio alla cognizione di tale corte.
  2. La disposizione del comma 1 non si applica alle cause civili nelle quali sono già state precisate le conclusioni ai sensi dell'articolo 352 del codice di procedura civile, ai procedimenti penali per i quali è stato emesso il decreto che dispone il giudizio e agli affari di volontaria giurisdizione in corso alla data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza stabilita ai sensi dell'articolo 3 della presente legge.