• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00827 (5-00827)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00827presentato daMAMMÌ Stefaniatesto diMercoledì 24 ottobre 2018, seduta n. 70

   MAMMÌ, LEDA VOLPI, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, D'ARRANDO, LAPIA, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO e TROIANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza» sono incluse per la prima volta le diverse tecniche di fecondazione assistita, omologa ed eterologa, nel nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale;

   il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, all'articolo 49, relativamente alla donazioni dei gameti, prevede che «le coppie che si sottopongono alle procedure di procreazione medico assistita eterologa contribuiscano ai costi delle attività, nella misura fissata dalle regioni e dalle province autonome»;

   demandare alle regioni la determinazione dei costi connessi alla procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa può non garantire a tutti i cittadini questa procedura, dato che le strutture pubbliche che la garantiscono sono pochissime, con lunghe liste di attesa e, in taluni casi, anche con costi imposti dalle regioni, sono inaccessibili; si rischia di reiterare un distinguo implicito tra procreazione omologa ed eterologa, già censurato dalla Consulta;

   il 6 novembre 2017 è stata inoltrata alle regioni e province autonome, la circolare del Ministero della salute riguardante «Prime indicazioni per l'applicazione del DPCM 2017» da cui evince che «l'erogazione delle prestazioni di PMA incluse nel nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale è subordinata all'approvazione del decreto di fissazione delle relative tariffe. Fino a quella data, dunque, restano in vigore le disposizioni approvate dalle singole Regioni»;

   questo ha creato una diversificazione delle tariffe tra le regioni e tra Nord e Sud. In Sicilia, la fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina prevede una tariffa di 555 euro, la fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro 1296 euro, mentre la fecondazione eterologa con ovociti da donatrice 1481 euro; in Lombardia, invece, le tariffe variano da 1500 euro per la fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina, a 3500 euro per la fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro, 4000 euro per la fecondazione eterologa con ovociti da donatrice. Ogni tariffa lombarda include anche 500 euro di farmaci;

   per le tecniche di Pma eterologa, la Conferenza delle regioni e delle province autonome nel 2014, al fine di rendere omogeneo a livello nazionale l'accesso alle procedure, ha concordato indirizzi operativi, che dovevano essere recepiti con delibera di giunta regionale o con specifico provvedimento regionale. Ad oggi risultano diverse regioni non in linea con quanto richiesto –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato al riguardo e quali siano tempi per la realizzazione della tariffazione nazionale per le diverse tecniche di procreazione medicalmente assistita.
(5-00827)