• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00074 (7-00074) «Donzelli, Prisco».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00074presentato daDONZELLI Giovannitesto diGiovedì 18 ottobre 2018, seduta n. 66

   La I Commissione,

   premesso che:

    il decreto legislativo n. 177 del 2016 ha disposto, a decorrere da gennaio 2017, l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri, e il transito del relativo personale per circa l'ottanta per cento nella stessa Arma dei carabinieri e per la restante quota nella polizia, nella Guardia di finanza, nei vigili del fuoco e nel Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo;

    nell'ambito del trasferimento, in modo penalizzante, circa 360 ex appartenenti al Corpo forestale dello Stato sono stati coattivamente destinati al Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

    tra i suddetti soggetti figurano 17 vice-ispettori e 86 vice sovrintendenti fatti transitare tenendo conto del criterio (secondario) di cui all'articolo 12, comma 2, lettera b), punto 2), del decreto legislativo n. 177 del 2016 per le competenze attribuite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 9, dell’«anzianità nella specializzazione di direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) e, a parità di anzianità nella specializzazione, della minore età anagrafica»;

    la «scelta» dei 17 vice-ispettori e degli 86 vice sovrintendenti è stata determinata in base a falsi presupposti, come l'inserimento, artificioso, nel medesimo decreto legislativo n. 177 del 2016, della specializzazione Dos, che nel Corpo forestale dello Stato non è mai stata deliberata;

    la dirigenza del Corpo forestale dello Stato, infatti, per «rintracciare» l'inesistente specializzazione Dos da attribuire al «suo» personale ha deciso in modo discrezionale di considerare i corsi «DOS» svolti durante i vari corsi di avanzamento di qualifica a partire dall'anno 2013;

    ai citati 17 vice-ispettori e 86 vice sovrintendenti che hanno svolto il corso nel 2013, quando non era previsto nessun corso specifico Dos, nel 2016 (quindi dopo tre anni e nell'imminenza dell'uscita del decreto legislativo n. 177 del 2016) è stato rilasciato un attestato di partecipazione a un «modulo specialistico abilitativo per DOS»;

    quindi, 17 vice-ispettori e 86 vice sovrintendenti che svolgevano servizio presso comandi stazione, nuclei investigativi e altri uffici operativi, interessandosi principalmente di attività di polizia giudiziaria e amministrativa in campo ambientale e agroalimentare (molti di essi con l'incarico di comandanti di stazione) e che avrebbero dovuto passare nell'Arma dei carabinieri, si sono ritrovati – con modalità di dubbia legittimità – trasferiti nei vigili del fuoco, senza una preparazione specifica sull'AIB (antincendio boschivo);

    la maggior parte del suddetto personale ha impugnato al Tar il decreto di assegnazione, e già sono numerose le sentenze emesse (circa 20 pronunciate dai Tar di Toscana, Veneto, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Calabria, Lombardia) che danno ragione ai ricorrenti, stabilendo che: «la mera attribuzione della specializzazione di DOS (direttore operazioni spegnimento) non può costituire di per sé un motivo sufficiente e dirimente ai fini dell'individuazione dell'Amministrazione di destinazione, senza che risulti dimostrata l'impossibilità di giungere ad un inquadramento applicando il principio di corrispondenza con le funzioni in precedenza svolte, così come previsto dalla lettera a) comma 1 dell'articolo 12. È quindi evidente che l'assegnazione avrebbe dovuto tenere conto dello stato matricolare e delle funzioni concretamente svolte dal dipendente per un periodo considerevole di servizio a fronte della mera frequenza di un corso di formazione DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento) per una specializzazione inesistente nell'ordinamento del Corpo Forestale» (Tar Toscana – sezione prima n. 890 del 26 giugno 2018);

    le sentenze sono state e saranno appellate al Consiglio di Stato e ciò fa sì che si prolunghi l'ingiustizia determinata dallo Stato e dalla sua dirigenza verso i propri dipendenti che chiedono di essere reintegrati nel giusto posto, come stabilito nelle sentenze,

impegna il Governo:

   ad adottare le iniziative di competenza per dare piena attuazione a quanto stabilito dalle citate sentenze emesse dai tribunali amministrativi regionali con le quali sono stati accolti i ricorsi presentati dai soggetti dei cui in premessa assegnati coattivamente al Corpo nazionale dei vigili del fuoco sulla base di supposte competenze nell'ambito di operazioni di spegnimento in realtà mai acclarate, e, in particolare, della sentenza del Tar della Toscana sopra richiamata;

   ad adottare le iniziative di competenza al fine di rinunciare al ricorso in appello al Consiglio di Stato contro queste sentenze, con conseguente beneficio anche per le casse pubbliche.
(7-00074) «Donzelli, Prisco».