• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00292 BIASOTTI, BERNINI, MALAN, MALLEGNI, GALLONE, MOLES - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: il tragico crollo del "ponte Morandi" di Genova, avvenuto il 14...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00292 presentata da SANDRO BIASOTTI
mercoledì 17 ottobre 2018, seduta n.048

BIASOTTI, BERNINI, MALAN, MALLEGNI, GALLONE, MOLES - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

il tragico crollo del "ponte Morandi" di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, è stato seguito da una serie di dichiarazioni, talvolta contradditorie, da parte del Ministro in indirizzo e di altri autorevoli rappresentanti del Governo, circa il futuro della gestione di infrastrutture di importanza capitale per imprese e cittadini quali sono le autostrade;

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a seguito di questo tragico evento, con decreto del 14 agosto 2018, ha istituito una commissione ispettiva per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo all'altezza del Comune di Genova del viadotto Polcevera nel tratto dell'autostrada A10 di collegamento con l'autostrada A7;

la commissione ispettiva era composta originariamente dall'architetto Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, con funzioni di presidente, dai professori Ivo Vanzi, componente esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e Antonio Brencich, professore associato dell'università degli studi di Genova, dagli ingegneri Gianluca Ievolella, consigliere di supporto al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Michele Franzese e Bruno Santoro, dirigenti tecnici della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali;

appena 10 giorni dopo l'inizio dei lavori, il Ministero ha deciso di sostituire il presidente della commissione, Roberto Ferrazza, sentito dalla Procura di Genova, poiché nel mese di febbraio 2018 aveva fatto parte del gruppo di dirigenti ed esperti che aveva autorizzato i lavori straordinari sul ponte Morandi, che avrebbero dovuto cominciare nei prossimi mesi;

per la stessa ragione, il Ministero aveva deciso di rimuovere anche un altro componente di quella commissione, il professor Antonio Brencich;

pochi giorni dopo, un altro componente, Bruno Santoro, si è dimesso spontaneamente, dopo che la Procura di Genova ha annunciato di averlo inserito nella lista degli indagati nell'inchiesta giudiziaria per il crollo del ponte;

la commissione, istituita con il compito di fare luce sulle responsabilità del crollo, di fatto non ha mai operato nel pieno delle sue prerogative;

nonostante gli annunci del Ministro, al fine di garantire una rapida gestione della ricostruzione del ponte e delle aree limitrofe danneggiate dal crollo, la nomina tardiva del sindaco di Genova Marco Bucci a commissario per la ricostruzione ha fatto emergere molte contraddizioni all'interno della compagine governativa;

negli ultimi mesi si sono susseguite, a mezzo stampa, dichiarazioni da parte del Ministro in relazione al futuro di infrastrutture e grandi opere, molte delle quali già avviate;

solo nel territorio ligure ricadono infrastrutture di fondamentale importanza per l'economia del nostro Paese a partire dal porto di Genova, capitale indiscussa del trasporto navale italiano;

se al più grande porto italiano si aggiungono opere infrastrutturali in via di definizione come la diga Foranea, la cosiddetta gronda di Genova e la ferrovia del terzo valico, ci si può rendere conto dell'importanza strategica che questo territorio può rappresentare non solo per la Liguria, ma per l'intero Paese;

l'eventuale rinegoziazione degli accordi già assunti da parte del Governo su opere strategiche e la revoca delle concessioni autostradali comporterebbero, nel primo caso, costi ulteriori a carico di cittadini e imprese e, nel secondo, conseguenze eterogenee, la cui qualificazione e quantificazione è di grande rilevanza per compiere scelte oculate e coerenti che non vadano a scapito di imprese e cittadini;

questa gestione a giudizio degli interroganti superficiale del Ministro, che si lega ad una convulsa attività di comunicazione per dimostrare l'operatività del suo dicastero in merito a quanto accaduto, si scontra con la realtà dei fatti che dimostrano come a distanza di due mesi da quel tragico evento molto poco è stato fatto e molto rimane ancora da fare,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga, come gli interroganti, che la gestione del dicastero, a più di due mesi dal tragico evento che ha colpito la città di Genova, sia stata alquanto superficiale, lenta e poco attenta alle reali esigenze del territorio;

se non ritenga la nuova diga foranea del porto di Genova e la cosiddetta gronda di Genova opere infrastrutturali strategiche per il Paese e indispensabili per lo sviluppo del territorio ligure;

vista la grave situazione legata ai trasporti che molti cittadini liguri stanno vivendo, se non ritenga di consentire un'accelerazione dei lavori della ferrovia Novi Ligure-Genova, conosciuta anche come terzo valico.

(3-00292)