• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01413 (4-01413)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01413presentato daVARRICA Adrianotesto diMercoledì 17 ottobre 2018, seduta n. 65

   VARRICA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3887/2010 è stato nominato il presidente della regione siciliana quale commissario straordinario per l'emergenza rifiuti;

   con decreto-legge n. 43 del 2013, è stata stabilita la protrazione, fino al 31 dicembre 2013, degli effetti delle disposizioni di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3887/2010, limitatamente agli interventi relativa alla città di Palermo;

   diversi interventi durante la gestione commissariale hanno riguardato la discarica di Bellolampo e segnatamente le vasche I, II, III, III-bis, IV, V e V-bis, la cui chiusura è stata decretata con disposizione commissariale del 2012;

   nell'ambito del commissariamento si è sviluppato un contenzioso sull'individuazione del responsabile della gestione post-mortem delle suddette vasche che ha visto coinvolte la curatela fallimentare dell'Amia (partecipata del comune di Palermo, fallita nel 2013), il comune di Palermo, la RAP (partecipata del comune, costituita a seguito del fallimento dell'Amia) e lo stesso commissario delegato in quanto custode giudiziario;

   con D.D.S. del dipartimento regionale rifiuti 9 agosto 2013, n. 1348, è stata rilasciata al commissario ex ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3887/2010, quale gestore Ippc, l'autorizzazione integrata ambientale della «piattaforma logistica di Bellolampo» e, nella parte intitolata «Discarica VI vasca», al punto 44 si legge: «In riferimento alle vecchie vasche I, II, III, III bis, IV, V e V bis, il Gestore (vale a dire il commissario) è obbligato ad attenersi a quanto previsto dal provvedimento di chiusura»;

   con numerose disposizioni commissariali, nell'ambito della contabilità speciale, sono stati compiuti interventi di gestione post operativa delle suddette vasche con espressa indicazione che sarebbero stati considerati in danno e/o in via sostitutiva agli enti istituzionalmente preposti a tali attività quali RAP s.p.a. e comune di Palermo e che sarebbero state recuperate le somme corrisposte dal commissario delegato in danno dei medesimi soggetti indicati anche quali «ordinariamente competenti»;

   tali disposizioni sono state oggetto di impugnativa che ha visto accoglimento da parte del Tar secondo il quale «il Commissario delegato avrebbe dovuto approfondire in contraddittorio con tutti i soggetti interessati il profilo riguardante gli oneri di gestione della parte esaurita della discarica di Bellolampo, esaminando anche la struttura e la ripartizione dei cosiddetti Fondi FAS e del fondo appositamente costituito presso AMIA s.p.a. a suo tempo proprio per gestione post-operativa»;

   dalla fine del 2013 al 2016 il comune di Palermo ha emesso ordinanze ex articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006, a seguito delle quali il sindaco ha dato incarico alla RAP di gestire provvisoriamente le vasche dismesse, prorogando gli effetti dell'ordinanza n. 200/2013 del commissario delegato;

   durante apposita conferenza di servizi di gennaio 2016 il curatore fallimentare di Amia ha dichiarato che i 72 milioni di euro che il comune di Palermo avrebbe dovuto accantonare, ai sensi della normativa vigente, per la gestione post mortem delle vasche di Bellolampo non risultano siano mai stati trasferiti ad Amia s.p.a.;

   la sentenza del TAR Sicilia n. 1599/2018 ha accolto il ricorso della RAP avverso la voltura da parte del dipartimento regionale delle acque e dei rifiuti dell'autorizzazione integrata ambientale della piattaforma logistica di Bellolampo nella parte in cui non si esclude, come era stato richiesto dalla RAP, la gestione post-operativa delle vasche esaurite di Bellolampo;

   dal 31 ottobre 2018 le vasche esaurite, anche sulla base delle indicazioni del comune di Palermo alla RAP s.p.a., non verranno più gestite da alcun soggetto –:

   se il Governo sia a conoscenza di tali sviluppi e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di non vanificare gli interventi compiuti nell'ambito del commissariamento governativo.
(4-01413)