• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00729 (5-00729)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00729presentato daMAZZETTI Ericatesto diLunedì 15 ottobre 2018, seduta n. 63

   MAZZETTI, SILLI e CORTELAZZO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il distretto tessile di Prato è il primo distretto tessile europeo, con settemila aziende di altissimo livello nel settore tessile-abbigliamento;

   è la capitale mondiale per la produzione di tessuti «cardati ecosostenibili» realizzati con fibre riciclate, dando un contributo importante in materia di sostenibilità ambientale;

   non ci sono malattie professionali associate all'attività di selezione e cernita di questi materiali, sia per il pre-consumo che per il post-consumo. Da ciò si evince che si tratta di materiali e lavori sicuri;

   i controlli effettuati dagli organi preposti (Arpat), e da quelli effettuati sul materiale proveniente dal post-consumo, confermano la totale sicurezza delle suddette lavorazioni;

   detti controlli sono svolti con la tecnica dei tamponi e i risultati sono negativi. Ciò denota la mancanza di sostanze patogene nei materiali e una totale sicurezza per il rischio biologico, tanto che da trimestrali i controlli sono passati a semestrali;

   la direttiva 2008/98/CE in materia di rifiuti (recepita con decreto legislativo n. 2015 del 2010), all'articolo 6 recante «cessazione della qualifica di rifiuto», stabilisce che «taluni rifiuti specifici cessano di essere tali quando siano sottoposti a un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio, e soddisfano criteri specifici da elaborare conformemente alle seguenti condizioni: a) la sostanza o l'oggetto è destinata/o a essere utilizzata/o per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l'oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l'utilizzo della sostanza o dell'oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana»;

   i materiali tessili che nascano dalla dismissione di indumenti usati, e che vengono trasformati in materiale fibroso per essere utilizzati per la produzione di Filati prima o Tessuti Cardati poi, soddisfano i suddetti quattro criteri richiesti dalla direttiva per essere non più considerati «rifiuti»;

   anche riguardo all'articolo 5 della direttiva, circa la definizione di sottoprodotto, le quattro condizioni da realizzare affinché un «oggetto» possa essere considerato sottoprodotto, sono soddisfatte dai suddetti materiali tessili –:

   se non intenda adottare in tempi rapidi e certi, iniziative normative volte a specificare che lo scarto tessile o sottoprodotto tessile utilizzato e trasformato dal settore del riciclo tessile, non deve essere considerato un rifiuto, ma una materia prima tessile seconda.
(5-00729)