• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00675 (5-00675)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00675presentato daFREGOLENT Silviatesto diMartedì 9 ottobre 2018, seduta n. 59

   FREGOLENT, COLANINNO, DEL BARBA, FRAGOMELI, LIBRANDI, MANCINI, TOPO e UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   per incentivare gli investimenti e gli incrementi occupazionali, il Governo prevede l'introduzione, nel prossimo disegno di legge di bilancio, di una aliquota al 15 per cento per le imprese applicata ai redditi corrispondenti agli utili destinati all'acquisto di beni strumentali e nuove assunzioni e l'innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato d'imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;

   in conseguenza della nuova imposizione fiscale si prevede l'abrogazione dell'imposta sul reddito imprenditoriale (Iri), che doveva entrare in vigore nel 2019 sui redditi prodotti nel 2018, nonché della misura sull'aiuto alla crescita economica (Ace), ovvero il premio alla capitalizzazione parametrato all'aumento di patrimonio netto;

   per effetto del presunto taglio delle imposte il Governo ha dichiarato nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza una possibile riduzione della pressione fiscale, tuttavia l'abrogazione di due importanti agevolazioni potrebbe determinare un aumento del prelievo sul settore produttivo e un disincentivo alla crescita dimensionale;

   l'Iri avrebbe equiparato la tassazione del reddito delle imprese individuali e società di persone in contabilità ordinaria, alla tassazione delle società di capitali; le imprese personali in contabilità ordinaria avrebbero ottenuto una tassazione al 24 per cento sugli utili lasciati in azienda come nelle società di capitali;

   il regime forfetario con il quale si intende anticipare la tassazione piatta ad una parte delle imprese individuali e autonomi si rende invece applicabile alle sole imprese individuali (non alle società di persone) e autonomi con volumi di ricavi molto bassi (tra 25/50 mila euro);

   il beneficio dovuto all'aumento dei limiti di accesso al regime forfettario non può pertanto essere comparato alla perdita derivante dall'abrogazione dell'Iri e dell'Ace e secondo alcune stime, a fronte dell'ampliamento del regime forfettario rivolto a circa 1,5 milioni di contribuenti – di cui solo 500 mila aggiuntivi –, circa 1,1 milioni di aziende verranno penalizzate dall'abrogazione dell'Ace, mentre 1,2 milioni di ditte individuali e 800 mila società di persone perderanno l'Iri;

   il precedente Governo PD ha ridotto progressivamente la pressione fiscale dal 43,6 al 42,2 per cento nel periodo 2013-2017 garantendo al contempo la sostenibilità dei conti pubblici e la credibilità internazionale –:

   come intenda garantire al sistema fiscale un profilo di equità e trasparenza affinché non vi sia una penalizzazione per alcuni contribuenti determinata dagli effetti incerti delle nuove misure sul bilancio delle imprese.
(5-00675)