• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01322 (4-01322)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01322presentato daFRATOIANNI Nicolatesto diMartedì 9 ottobre 2018, seduta n. 59

   FRATOIANNI e FORNARO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il 26 giugno 2018 il comune di Monfalcone, guidato dalla sindaca leghista Annamaria Cisint e l'istituto comprensivo «Giacich» e l'istituto «Randaccio» avrebbero firmato un accordo di programma in cui le parti hanno accettato per l'anno scolastico 2018/2019 l'applicazione della percentuale di alunni stranieri fino al 45 per cento;

   nello stesso documento si citerebbe, tra gli obiettivi, quello di «incentivare le iscrizioni a Monfalcone, in particolare da parte delle famiglie italofone residenti»;

   il risultato di questo provvedimento è che sessanta bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni, la maggior parte figli di operai che lavorano per la Fincantieri a Monfalcone, a settembre non potranno entrare in aula insieme ai loro compagni;

   la stessa sindaca avrebbe dichiarato testualmente: «Se li prendano i sindaci dei comuni vicini e Fincantieri. Sono figli dei suoi dipendenti. L'azienda dovrebbe fare una scuola aziendale»;

   secondo la Flc-Cgil regionale sia l'ufficio scolastico regionale che quello territoriale erano a conoscenza di tale accordo e il tutto sarebbe stato inserito in un regolamento modificato all'ultimo momento nella totale inconsapevolezza delle famiglie che si sono viste esclusi i propri figli;

   la Costituzione italiana recita che i minori devono essere tutelati di là della distinzione di sesso, di razza e di religione e questo accordo, a parere degli interroganti, lede palesemente i diritti dei bambini. Escludere 60 bambini dalla scuola dell'infanzia significa tra tre anni avere degli allievi alla primaria che non conosceranno l'italiano;

   uno degli obiettivi principali della scuola è l'inclusione ed episodi di questo genere andrebbero non solo evitati ma anche impediti, perché a giudizio degli interroganti in violazione palese dell'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana e del principio di uguaglianza;

   la presenza dei migranti a Monfalcone, soprattutto per la presenza di Fincantieri, non è nuova ed è sempre stata affrontata come una risorsa per l'intera città;

   a parere degli interroganti, il provvedimento della sindaca di Monfalcone crea un precedente gravissimo e una discriminante insopportabile tra bambini italofoni e non, non considerando nemmeno che, ormai, i piccoli nati nel nostro Paese, parlano la nostra stessa lingua;

   tale provvedimento, inoltre, penalizza quella che è la fascia più debole della popolazione, ovvero i bambini, a cui dovrebbe essere sempre garantito il diritto all'istruzione e cerca di dividere i figli degli operai di Monfalcone, una classe operaia che nella giungla dei subappalti rischia ogni giorno la vita, il cui vero nemico non è lo straniero ma la mancanza di un lavoro dignitoso e sicuro;

   sempre a parere degli interroganti, tale atto ha come unico scopo l'esclusione sociale di ampie fette della popolazione di Monfalcone che contribuiscono con il loro lavoro e con le loro tasse alla crescita della città. Inoltre, quando si parla di incentivare l'iscrizione dei figli delle famiglie italofone ci si dimentica che nell'isontino sono presenti minoranze linguistiche slovene –:

   se il Ministro interrogato intenda intervenire per accertare se l'ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia e l'ufficio scolastico provinciale fossero a conoscenza dell'accordo di programma di cui in premessa siglato dal comune di Monfalcone con due istituti scolastici, che fissa nella scuola dell'infanzia un tetto massimo di presenza non italiana al 45 per cento;

   se e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere affinché si pervenga alla revoca di tale accordo di programma che, a parere degli interroganti, si pone in palese contrasto con l'articolo 3 della Costituzione italiana e con il principio di uguaglianza e quali misure intenda promuovere per evitare che episodi come quelli di cui in premessa possano ripetersi in altre realtà del nostro Paese.
(4-01322)