• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01267 (4-01267)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01267presentato daGERMANÀ Antoninotesto diMercoledì 3 ottobre 2018, seduta n. 55

   GERMANÀ, PRESTIGIACOMO, BARTOLOZZI, MINARDO, SCOMA e SIRACUSANO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   fonti di stampa hanno reso noto il fatto che i presidenti di Confagricoltura Catania, della Cia Sicilia orientale, di Confcooperative Sicilia e del distretto produttivo agrumi di Sicilia, hanno inviato una lettera al Ministro interrogato, al presidente della regione siciliana e all'assessore regionale all'agricoltura, per esprimere la propria preoccupazione derivante dalla richiesta sui mercati agricoli di grandi quantità di arance bionde spagnole effettuata da parte di commercianti italiani;

   nella missiva si afferma che in Sicilia la campagna agrumicola che sta per avere inizio presenta due caratteristiche: calo della produzione, dovuto al clima siccitoso dell'estate appena trascorsa a cui consegue un aumento dei prezzi d'acquisto del prodotto locale. Il calo della produzione, stimato intorno al 35 per cento, ha già messo in moto il rialzo dei prezzi degli agrumi, che in alcune zone a particolare vocazione sono particolarmente alti;

   il clima influisce sui costi di mercato, ma esso, per essere efficiente e premiare il merito, ha necessità di una vigilanza stringente da parte degli organi preposti ai controlli per evitare che lo stesso subisca delle distorsioni tali da alterare lo svolgimento delle contrattazioni e la commercializzazione di prodotti europei ed extraeuropei, falsamente fatti passare come provenienti dalla Sicilia;

   dai mercati spagnoli giunge la notizia che, in vista dell'apertura della campagna di raccolta del Navel, nel Paese iberico sono giunte numerose prenotazioni dall'Italia di agrumi. La richiesta maggiore arriva da Lazio, Sicilia, Campania e Calabria, ma anche dalle regioni del Nord vi sono numerose prenotazioni di arance estere;

   i produttori di agrumi siciliani temono che a questa massiccia e anomala richiesta possa seguire poi una falsificazione della provenienza, effettuata etichettando e vendendo gli agrumi iberici come se fosse un prodotto italiano;

   purtroppo in passato il fenomeno della vendita fraudolenta di agrumi esteri spacciati per siciliani è già stato numerose volte segnalato dalle organizzazioni citate e si teme che il fenomeno possa ripetersi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se essi corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative urgenti intenda assumere, a partire dalla predisposizione di controlli e indagini capillari per evitare frodi, falsificazioni e imbrogli che danneggerebbero i produttori siciliani a tutto vantaggio di commercianti che operano in Italia e di produttori stranieri i quali già godono di un vantaggio competitivo notevole derivante dal fatto che il costo del lavoro è notevolmente inferiore a quello sostenuto dagli imprenditori agricoli italiani;

   se intenda adoperarsi perché nelle sedi opportune dell'Unione europea si definiscano norme giuridiche in grado di garantire l'uniformità del costo del lavoro in tutti i Paesi membri in modo tale che siano assicurate condizioni di partenza uguali per tutti gli imprenditori.
(4-01267)