• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01181 (4-01181)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01181presentato daVIETINA Simonatesto diMartedì 25 settembre 2018, seduta n. 49

   VIETINA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   a inizio agosto 2018 l'ufficio studi della camera di commercio della Romagna ha reso noti i dati sulle imprese straniere relativamente al primo semestre 2018;

   al 30 giugno 2018 si contano, nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) 7.587 imprese straniere attive, pari al 10,6 per cento del totale;

   nel confronto con giugno 2017 si è riscontrato un incremento delle imprese straniere del 3,4 per cento superiore alla variazione positiva regionale (+ 3 per cento) e nazionale (+ 2,4 per cento). L'incremento, inoltre, risulta essere il più alto nel medio periodo;

   tra i principali settori coinvolti da tale incremento figurano: costruzioni (2.536 imprese straniere, 33,4 per cento sul totale delle relative imprese), commercio (2.375, ossia il 31,3 per cento), alberghi e ristoranti (695, ossia il 9,2 per cento), industria manifatturiera (579, ossia il 7,6 per cento), altre attività di servizi (prevalentemente servizi alla persone 319, ossia il 4,2 per cento), trasporti (260, ossia il 3,4 per cento) e noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (254, ossia il 3,3 per cento);

   lo studio prosegue rilevando che le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono alle costruzioni (24,2 per cento), al commercio (13,8 per cento), al settore del noleggio, agenzie di viaggio e dei servizi alle imprese (12,6 per cento), ai trasporti (11 per cento), alle altre attività di servizi (9,7 per cento), all'industria manifatturiera (9,4 per cento) e ad alberghi e ristoranti (9,3 per cento);

   la maggior parte delle imprese straniere risultano essere imprese individuali. Per quanto attiene le nazionalità, al primo posto si colloca l'Albania (1.150 imprese) seguita da Cina (682), Romania (666), Marocco (483) e Bangladesh (478);

   anche il dato nazionale sembra seguire la medesima tendenza. Stando a una indagine dell'Osservatorio di Confcommercio, a fine 2016 le imprese gestite da non italiani erano 571 mila, con una crescita del 25,8 per cento sul 2011. Tra le attività preferite dagli stranieri c'è il commercio su area pubblica: gli ambulanti stranieri sarebbero circa 107.300, il 53,5 per cento del totale. È importante anche il peso degli stranieri nella ristorazione, nel servizio bar e nel cibo take away;

   tra le nuove tendenze figurano i centri massaggi, cresciuti addirittura dell'89,5 per cento rispetto al 2011 e che, in diverse occasioni, sono stati al centro di indagini da parte della Guardia di finanza;

   proprio in relazione alle imprese straniere, negli anni gli esperti di settore hanno messo in evidenza anche il forte turn over caratterizzante le imprese stesse, vale a dire il rapporto tra aperture e chiusure che si aggira intorno al 24 per cento, il doppio rispetto a quello delle attività italiane. In alcuni settori lo stesso turn over appare ancora più elevato. È il caso ancora dei centri benessere, visto che gli stessi vengono spesso forzatamente chiusi a causa di indagini –:

   se il Governo abbia conoscenza dei fatti esposti;

   se il Governo intenda approfondire, per quanto di competenza, le motivazioni per le quali risulti una propensione maggiore dei cittadini stranieri a investire in attività rispetto ai cittadini italiani;

   se risulti che tale propensione sia collegata a eventuali forme di incentivazione erogate dallo Stato italiano;

   quali siano a oggi le forme di incentivo previste specificamente per i cittadini stranieri che intendano avviare una attività nel nostro Paese con relativa previsione degli importi e quali siano quelle previste per i cittadini italiani;

   quali iniziative si intendano assumere per intensificare i controlli in quei settori che appaiono a maggiore rischio irregolarità;

   se si intenda procedere a uno studio approfondito della situazione del turn over nelle imprese straniere di cui in premessa e a controlli incrociati in ordine alla situazione di regolarità con il fisco delle imprese stesse.
(4-01181)