• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01187 (4-01187)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01187presentato daDEL MONACO Antoniotesto diMartedì 25 settembre 2018, seduta n. 49

   DEL MONACO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 10 settembre 2018 è stata la giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, un fenomeno complesso ed eterogeneo sempre più diffuso; infatti, può esistere una tipologia di dolore psichico particolarmente accentuato ed estenuante, capace di fare la differenza tra la scelta di vivere o di porre fine alla propria dolorosa esistenza, in quanto l'essere umano, pur avendo paura della morte, quando il dolore e la sofferenza diventano insopportabili, può decidere di togliersi la vita. Questo triste fenomeno, purtroppo, è in crescita anche tra i militari. Le Forze armate costituiscono una parte della popolazione generale che ha facile accesso alle armi da fuoco; si tratta di una popolazione a rischio di suicidio, a causa della letalità dello strumento di cui dispone;

   riguardo alla psicologia militare applicata, già la formazione dei comandanti è realizzata in diversi momenti della loro carriera professionale. In particolare, prima della partenza per le missioni fuori area, durante la missione (con la presenza di uno psicologo) e al loro rientro dalla missione, con dei debriefing. Prima e dopo le operazioni, infatti, si svolgono specifici interventi sulla gestione dello stress a favore di tutto il personale, con appositi moduli per potenziare nella linea di comando le capacità di riconoscere e gestire i segnali di stress, anche per intervenire nella soluzione della problematica;

   inoltre, anche durante i corsi di formazione avanzata per ufficiali (corso di Stato Maggiore) e sottufficiali (corso di branca) e nell'ambito dei corsi a premessa di particolari incarichi di comando (corso comandanti di compagnia, corso comandanti di reggimento, corso comandanti di brigata) sono previste lezioni a cura di ufficiali psicologi sui temi delle devianze, del mobbing e, più in generale, su materie attinenti alla promozione del benessere organizzativo;

   anche negli istituti di formazione Rav sono previste attività di stress management per imparare a riconoscere e gestire i segnali di stress personali e dei militari con cui si lavora;

   il suicidio di un militare del reparto ha un impatto negativo su tutto il personale della caserma. In questi casi, vengono realizzati interventi di psicologia dell'emergenza per tutto il contingente del reparto, finalizzati non solo ad abbattere il rischio di emulazione (effetto Werther) ma anche per sostenere l'azione di comando nella gestione psicologica dell'evento e delle reazioni del personale;

   presso tutte le brigate di manovra è presente un ufficiale psicologo che lavora a favore della salute psicologica del personale dei reparti dipendenti; inoltre, in caso di necessità, i reggimenti possono richiedere il concorso degli ufficiali psicologi coordinatori presenti presso gli alti comandi/vertici di area ovvero presso l'ufficio di psicologia e psichiatria Militare dello Sme. I colloqui individuali si svolgono in fase di reclutamento, nell'ambito delle attività di selezione, e, successivamente, su richiesta del militare interessato che si rivolge autonomamente al professionista o alla struttura sanitaria di riferimento. I colloqui partono sempre da una domanda dell'interessato e risulta complicato condurre un colloquio psicologico con un militare che ha ricevuto l'ordine di recarsi dal professionista;

   sono realizzate numerose attività di formazione sulla leadership, con l'obiettivo di promuovere nei comandanti la consapevolezza del proprio stile di comando e per ampliare il bagaglio di comportamenti in grado di sostenere l'impegno del personale collaboratore. L'attenzione al personale collaboratore e al contesto risulta strategica per l'adozione di una leadership flessibile, in grado di adattarsi a tutte le situazioni in cui opera un comandante delle forze armate –:

   se, al fine di implementare tale lavoro di prevenzione primaria, non ritenga opportuno adottare iniziative per aumentare gli psicologi nelle brigate, fino ad arrivare a livello reggimento e reparti equiparati.
(4-01187)