• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00215 BERNINI, MALAN, MALLEGNI, PICHETTO FRATIN, DAMIANI, FANTETTI, FERRO, SACCONE - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: l'economia italiana sta vivendo una situazione di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00215 presentata da ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI
mercoledì 19 settembre 2018, seduta n.037

BERNINI, MALAN, MALLEGNI, PICHETTO FRATIN, DAMIANI, FANTETTI, FERRO, SACCONE - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

l'economia italiana sta vivendo una situazione di incertezza e di possibile rallentamento congiunturale, in cui si evidenzia il forte aumento del rendimento che l'Italia è costretta a pagare per collocare i propri titoli di Stato, cosa che costituisce un costo immediato e concreto, e al tempo stesso un dato molto indicativo; si tratta di un rendimento ormai stabilmente superiore di almeno mezzo punto rispetto ai valori segnati fino alla primavera 2018; il confronto con gli analoghi tassi che ottiene la Germania, misurato con il cosiddetto spread, almeno 100 punti sopra la media del 2017, conferma che non si tratta di una tendenza internazionale ma di un fenomeno tutto italiano;

negli ultimi giorni, il Ministro in indirizzo ha più volte dichiarato pubblicamente di voler mantenere il programma di governo entro i limiti di bilancio necessari per conservare la fiducia dei mercati finanziari e, quindi, evitare l'instabilità finanziaria che potrebbe danneggiare la crescita e rendere ancora più oneroso il costo del debito italiano;

destano peraltro preoccupazione le recentissime dichiarazioni dello stesso Ministro che, a più riprese, ha definito la flat tax "classica", a una o due aliquote, ormai "superata e tramontata";

con tale impostazione contrastano, tuttavia, le dichiarazioni di autorevoli esponenti del governo nonché dei vice presidenti del Consiglio dei ministri, che si sono detti pronti ad approvare nella prossima legge di bilancio la cosiddetta flat tax, il reddito di cittadinanza, la riforma delle pensioni, anche mediante uno sforamento del vincolo europeo del 3 per cento;

in questo scenario è fondamentale che l'azione del Governo non deteriori ulteriormente il livello di fiducia dei mercati e di credibilità internazionale;

tutte le principali istituzioni economiche, nazionali e internazionali, hanno recentemente rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo italiano, sia per il 2018 che per il 2019; tale revisione provoca automaticamente il peggioramento del rapporto tra debito e prodotto interno lordo, richiedendo al Governo ulteriori sforzi correttivi per mantenere gli obiettivi in grado di rassicurare gli investitori, peraltro concordati con l'Unione europea;

la spesa per interessi sul debito rischia comunque di aumentare ulteriormente per via della cessazione del programma di quantitative easing della Banca centrale europea a partire da gennaio 2019, e aggiungere contemporaneamente altra spesa è molto imprudente;

il Governo si è impegnato ad impedire in qualsiasi modo l'aumento delle aliquote Iva previste dalle "clausole di salvaguardia", un intervento di sterilizzazione che richiede risorse pari a 12,4 miliardi di euro;

tra poco più di un mese il Governo dovrà varare la legge di bilancio per il prossimo triennio;

le misure che in essa verranno definite saranno il banco di prova per la tenuta della maggioranza di questo Governo che, dopo mesi di annunci a giudizio degli interroganti finalizzati alla propaganda, dovrà concretamente attuare il proprio programma, assumendosi le proprie responsabilità davanti agli italiani;

dalle dichiarazioni fatte negli ultimi giorni da vari esponenti di Governo, in particolar modo dal ministro Di Maio che ha dichiarato all'Ansa di pretendere che il Ministro dell'economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà, a giudizio degli interroganti emerge un approccio del tutto inappropriato alla realtà economica, oltre a un'imbarazzante discordia nell'ambito del Governo, a dispetto del solenne contratto,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di chiarire attraverso quali iniziative e con quali risorse intenda attuare le misure citate in premessa alle quali, stanti le dichiarazioni degli altri componenti del Governo, non si potrà derogare.

(3-00215)