• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00554 Simone BOSSI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che: la società Sovea di Codogno (Lodi) ha chiesto...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00554 presentata da SIMONE BOSSI
giovedì 13 settembre 2018, seduta n.036

Simone BOSSI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

la società Sovea di Codogno (Lodi) ha chiesto l'autorizzazione a costruire, su un prato verde un impianto di compostaggio per produrre cippato e compost, trattando rifiuti verdi e agricoli, nel territorio di Crotta d'Adda (Cremona), in una zona agricola caratterizzata dalla presenza di corsi d'acqua minori e da una consistente rete di canali irrigui che ne contrassegnano profondamente il paesaggio;

il centro abitato di Crotta d'Adda si trova ad una distanza di soli 700 metri, a sud dell'area di progetto, e il centro abitato di Acquanegra cremonese a 1,65 chilometri verso est;

l'intero lotto sarà interessato da nuove edificazioni: si prevede lo stoccaggio in cumulo dei rifiuti in ingresso, e le emissioni generate dall'attività sono principalmente di tipo diffuso, e non convogliabili, dovute alla movimentazione dei materiali, alle fasi di "pretrattamento", come la sfibratura, macinazione, vagliatura, eccetera, e al transito dei mezzi in arrivo e in uscita dall'impianto;

la carenza normativa sulla definizione univoca dell'impatto olfattivo ha permesso, secondo l'interrogante, un calcolo delle emissioni odorigene nell'area massima calcolabile, ivi comprese le strade di collegamento, secondo le quali emerge una capacità di emissione di odori comunque superiore alla soglia consigliata dalla Regione Lombardia, sia a Ca' de' Tocchi, frazione di Acquanegra, sia a Fornace, frazione di Crotta d'Adda, che nel centro abitato di Crotta;

secondo la sentenza della Suprema corte di Cassazione n. 12.019 del 23 marzo 2015, che stabilisce che gli odori molesti sono illeciti anche se provengono da impianti autorizzati e che il limite da non superare è quello della "stretta tollerabilità", si configura il reato, in caso di molestie olfattive gravi, equiparato al lancio di oggetti pericolosi, qualora l'odore rechi effettivamente disturbi rilevanti per i cittadini;

i cittadini sono preoccupati, non condividendo lo studio ambientale preliminare che evidenzia emissioni di polveri esclusivamente di tipo diffuso, equiparabili a quelle di un'attività agricola e provenienti da operazioni di triturazione, vaglio, sfibratura, macinazione;

analisi effettuate per un impianto simile, di portata molto inferiore, nel comune di Ghedi (Brescia), evidenzia, invece, dati analitici per le polveri diffuse tra i 191 e 79 microgrammi al metro cubo (polveri totali) e tra 81 e 46 microgrammi al metro cubo per il Pm10, ossia valori superiori al limite annuo della qualità dell'aria fissato in 50 microgrammi per metro cubo per le aree abitate e in 40 microgrammi per metro cubo per le aree verdi e protette;

il tragitto dei camion, in entrata e in uscita, attraverserebbe la località residenziale e artigianale di Fornace, con una frequenza di 106 camion al giorno che inquieta i residenti, passando peraltro per ponti che richiedono verifiche strutturali e manutenzione;

con riferimento alla viabilità di accesso all'area, la comunicazione inoltrata dalla Regione Lombardia all'Agenzia interregionale per il fiume Po sollecita l'AIPO, "stante l'opportunità di verificare il buono stato di manutenzione e l'idoneità dei ponti in questione a sostenere il transito veicolare", a prendere contatti con gli enti gestori delle strade "al fine di concordare le verifiche tecniche del caso". Risulta all'interrogante che tali verifiche non sono ad oggi state eseguite,

si chiede di sapere:

se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda interessarsi del caso evidenziato e delle carenze normative, sia di carattere procedurale sia in ordine alle emissioni odorigene, che attualmente contraddistinguono la realizzazione delle centrali di compostaggio, approfondendo le possibilità di realizzazione di simili impianti, garantendo la qualità dell'aria e dell'ambiente del Comune di Crotta d'Adda e l'incolumità dei cittadini;

a seguito dei recenti incidenti di crollo improvviso di importanti viadotti che hanno sconvolto l'intera Nazione, se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda interessarsi dell'idoneità strutturale dei ponti sul canale navigabile dell'Adda, che verrebbero interessati dal transito dei camion collegato alla realizzazione dell'impianto di compostaggio a Crotta d'Adda.

(4-00554)