• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00924 (4-00924)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00924presentato daPATERNOSTER Paolotesto diLunedì 6 agosto 2018, seduta n. 39

   PATERNOSTER, TURRI, LAZZARINI, BAZZARO, VALLOTTO, ZORDAN, COVOLO, FANTUZ e RACCHELLA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   la Drosophila suzukii Matsumura, moscerino dei piccoli frutti, è un parassita polifago appartenente alla famiglia Drosophilidae sub-genere Sophophora. Originario del sud-est asiatico (India, Cina e Bangladesh) recentemente è stato introdotto negli Stati Uniti (2008) ed in Italia (2009). L'insetto è stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei;

   è caratterizzato dalla presenza di grandi occhi di colore rosso. Il maschio presenta una distinta macchia scura vicino alla punta di ogni ala, caratteristica non presente nella femmina;

   il moscerino colpisce tutte le specie frutticole e viticole, infetta frutta a buccia sottile, in particolare le dupracee ovvero ciliegio dolce, pesco, susino, albicocco e frutti a bacca quali mirtillo, lampone mora e fragola, ma anche kiwi, cachi, fichi e uva;

   i danni maggiori si manifestano durante la maturazione dei frutti, fase in cui non è possibile eseguire trattamenti a causa della raccolta imminente. La presenza del parassita si nota dai fori di ovodeposizione contornati da aree leggermente depresse e rammollimenti della polpa che perde la sua consistenza. Successivamente possono instaurarsi patogeni secondari, fungini o batterici, che accelerano il processo di degradazione dei frutti, distruggendo così il valore commerciale dello stesso;

   a rendere l'insetto particolarmente pericoloso per i frutteti e i vigneti è anche la sua velocità di riproduzione – infatti, le femmine arrivano a compiere anche 10 generazioni in un anno – decisamente più elevata rispetto al moscerino autoctono. Dalle uova fuoriescono le larve che nutrendosi della polpa, provocano danni irreparabili alla frutta matura, causando anche infezioni batteriche e fungine;

   nella Val d'Alpone, provincia di Verona, dove peraltro tutti i comuni che fanno parte di questo comprensorio hanno iniziato quest'anno il percorso, affinché la ciliegia ottenga la denominazione I.g.p., la «Suzukii» ha causato gravissimi danni alla produzione cerasicola, coltura fiore all'occhiello della zona, che genera e commercializza un prodotto di elevata qualità riconosciuto ed apprezzato ovunque;

   tale insetto ha una innata capacità di svilupparsi e si diffonde specialmente con temperature piuttosto basse rispetto alla media e stagioni piovose. La lotta contro questa specie invasiva è particolarmente difficile e richiede interventi tempestivi che comprendono l'utilizzo sia di pratiche agronomiche sia di prodotti chimici;

   i produttori sono costretti ad intensificare i trattamenti, che comportano un aumento molto considerevole dei costi, ma soprattutto obbligano i cerasicoltori a trattare le piante ogni tre/quattro giorni durante la stagione, sovraccaricando il tutto con pesanti prodotti fitosanitari, che tuttavia non garantiscono una conservazione del frutto dall'attacco dell'insetto. La sola difesa chimica, infatti, non è in grado di controllare efficacemente la popolazione dell'insetto;

   nella regione Veneto qualcosa di importante si è fatto e si sta facendo, sono stati liberati in modo mirato e capillare nel tempo, tra l'anno scorso e quest'anno, dei parassitoidi indigeni (Trichopria drosophilae), nelle aree non soggette a lotta chimica in prossimità di zone coltivate a ciliegio e vite capaci di parassitizzare l'insetto, riducendo conseguentemente la popolazione e le relative infestazioni di Drosophila suzukii. Si è affermato che ci vogliono comunque alcuni anni, perché tale antagonista possa prendere piede;

   altre province come la provincia autonoma di Trento, confinante con la provincia di Verona, ha autorizzato i propri cerasicoltori ad usare prodotti molto più efficaci che avrebbero dato fin da subito importanti risultati in termini di conservazione e salvaguardia dei prodotti attaccati da questo insetto –:

   quali iniziative intenda intraprendere per tutelare il comparto agricolo e i territori colpiti dal parassita che ogni anno danneggia sempre di più un settore di straordinaria importanza come quello cerasicolo.
(4-00924)