• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00910 (4-00910)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00910presentato daBELOTTI Danieletesto diGiovedì 2 agosto 2018, seduta n. 37

   BELOTTI, RIBOLLA, FRASSINI e INVERNIZZI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la sera di martedì 31 luglio 2018, come si apprende sulla stampa locale, si è verificata l'ennesima aggressione ad un operatore del pronto soccorso nell'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo;

   secondo quanto riportato dalla stampa, un gruppo di una trentina di rom avrebbe invaso la sala d'aspetto del pronto soccorso del principale ospedale di Bergamo per accompagnare una bambina che aveva riportato un taglio al dito di una mano;

   dall'articolo del giornale si legge che: «la piccola, stando alle ricostruzioni, è stata immediatamente presa in carico per la visita e contestualmente messa in attesa per una radiografia. Ma gli accompagnatori della piccola, pretendendo che i medici che stavano seguendo altri pazienti smettessero immediatamente di fare quello che stavano facendo per seguire la piccola, hanno cominciato ad alzare la voce, mentre altri conoscenti rom arrivavano, alla spicciolata all'interno del pronto soccorso. Oltre una trentina di persone, sempre più agitate e sempre più nervose»;

   in questa concitata fase un infermiere sarebbe stato colpito al volto da un pugno e un gruppo di rom avrebbe invaso la shock room del pronto soccorso dove alcuni utenti erano sottoposti a cure urgenti;

   solo all'arrivo delle forze dell'ordine e della sorveglianza dell'ospedale la situazione si è normalizzata;

   le aggressioni nei pronto soccorsi stanno diventando sempre più frequenti;

   i casi di aggressioni da parte di rom negli ospedali sono tutt'altro che rare negli ospedali di tutta Italia;

   nei pronto soccorsi la gestione operativa e la valutazione dei codici di accesso degli utenti sono fondamentali per curare e spesso salvare le persone;

   non si possono accettare persone che con arroganza e prepotenza, come pare abbiano fatto i trenta rom al Giovanni XXIII, decidono autonomamente la valutazione del codice di accesso prevaricando così gli altri utenti in attesa e in precarie condizioni di salute –:

   quali interventi abbiano svolto le forze dell'ordine in relazione all'episodio richiamato;

   se sia nei programmi il potenziamento della sorveglianza dei pronto soccorsi a tutela sia degli operatori che degli utenti al fine di frenare le frequenti aggressioni a danno di medici e infermieri.
(4-00910)