• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00256 (5-00256)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00256presentato daSERRACCHIANI Deboratesto diLunedì 30 luglio 2018, seduta n. 34

   SERRACCHIANI, DEL BARBA, FRAGOMELI, FREGOLENT, COLANINNO, LIBRANDI, MANCINI, TOPO e UNGARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con la Legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi da 1106 a 1109, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017) è stato istituito un fondo in favore dei risparmiatori delle «quattro banche» (Banca delle Marche s.p.a., Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio Soc. Coop., Cassa di Risparmio di Ferrara s.p.a. e Cassa di Risparmio delle provincia di Chieti s.p.a.), e delle due banche venete (Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) che dimostrino di aver subito un danno ingiusto a causa della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza, relativi alla sottoscrizione e al collocamento di strumenti finanziari;

   al fine di estendere la platea degli aventi diritto al ristoro e, in particolare, con l'obiettivo di velocizzare quanto più possibile le procedure, si è previsto che il danno ingiusto subito dai risparmiatori possa essere riconosciuto non solo con sentenza passata in giudicato, ma anche con pronuncia degli arbitri presso l'Autorità nazionale anticorruzione;

   requisiti, modalità e condizioni necessarie per l'operatività del Fondo, la cui dotazione complessiva è pari a 100 milioni di euro, devono essere stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze; da fonti stampa si è appreso che tali norme attuative, predisposte dal Governo uscente, hanno subito a marzo un arresto, per volontà di alcune forze politiche, che avrebbero chiesto di non procedere con l'emanazione del citato decreto, per lasciare al successivo esecutivo il compito di stabilire come risarcire i risparmiatori;

   il decreto attuativo non risulta, ad oggi, ancora emanato: nei fatti, l'attuale Governo sta rallentando un processo che aveva invece conferito, una concreta speranza ai risparmiatori colpiti, bloccando una norma che era peraltro stata oggetto di una complicata trattativa a livello comunitario, al fine di non violare le norme stringenti sulle gestione delle risoluzioni bancarie che impedirebbero qualsiasi forma di ristoro per gli investitori –:

   se le norme attuative che stabiliscono requisiti, modalità e condizioni necessarie per l'operatività del fondo di cui all'articolo 1, commi da 1106 a 1109, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 in favore dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto saranno emanate in tempi brevi al fine di avviare celermente le procedure di ristoro.
(5-00256)