Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/00230 (5-00230)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00230presentato daVIVIANI Lorenzotesto diMartedì 24 luglio 2018, seduta n. 32
VIVIANI, ZANOTELLI, COIN, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LO MONTE e VALLOTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
da notizie stampa si apprende che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Onu, al fine di ridurre di un terzo entro il 2030 i casi di morte per diabete, cancro e malattie cardiovascolari, avrebbero dichiarato che nelle diete dovrebbero essere ridotti i grassi saturi, sale, zuccheri e alcol che, se consumati oltre misura, potrebbero essere nocivi per la salute;
l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Onu vorrebbero disincentivare l'uso dei suddetti prodotti, da un lato, adottando una tassazione simile a quella su alcol e tabacco e su altre sostanze non sane e, dall'altro, apponendo sulle confezioni «avvisi di pericolo»;
recentemente i prodotti agroalimentari italiani hanno dovuto fare i conti con la cosiddetta etichettatura «a semaforo», potenzialmente ingannevole e fuorviante, adottata dalla Gran Bretagna e dalla Francia, che ha condizionato fortemente le vendite di prodotti italiani colpiti dal bollino rosso;
se questa indicazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) risultasse fondata i prodotti italiani di alta qualità del made in Italy, come il vino, l'olio extravergine, il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma, ricchi di elementi fondamentali per una dieta equilibrata e pilastri della dieta mediterranea riconosciuta da sempre come la più salutare, potrebbero rientrare tra quelli definiti «non salutari», perché potrebbero essere considerati ad alto contenuto di sodio, zucchero e grassi saturi;
se il documento dell'Onu dovesse confermare questa indicazione, anche se non esiste alcun obbligo di recepimento da parte dei governi sovrani, questa rimarrebbe un'importante fonte di indirizzo e andrebbe di fatto a raccomandare l'uso dell'etichettatura «a semaforo» che condizionerebbe pesantemente le scelte operate dagli Stati sui prodotti agroalimentari;
proprio l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riconosciuto la dieta mediterranea come una dieta «allunga-vita» che ha reso l'Italia uno dei Paesi con la popolazione più longeva al mondo e che ha conquistato il riconoscimento di patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco;
i prodotti che fanno grande il nostro Paese a livello internazionale e che sono una colonna portante della economia interna e dell’export italiano, vanno tutelati, oltre che dai tentativi di imitazione, ora anche dalle notizie che arrivano addirittura dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall'Onu. È necessario, quindi, porre in essere misure destinate alla valorizzazione del made in Italy –:
quali iniziative di competenza intenda intraprendere per tutelare e difendere il made in Italy dall'ennesimo accanimento ai danni delle eccellenze italiane e a salvaguardia non solo dei consumatori ma anche degli agricoltori, degli allevatori e dei trasformatori.
(5-00230)