• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00095 FARAONE - Al Ministro della salute - Premesso che: il piano nazionale di governo delle liste d'attesa (PNGLA) 2010-2012, approvato con l'intesa Stato-Regioni del 28 ottobre 2010, ha...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00095 presentata da DAVIDE FARAONE
martedì 17 luglio 2018, seduta n.022

FARAONE - Al Ministro della salute - Premesso che:

il piano nazionale di governo delle liste d'attesa (PNGLA) 2010-2012, approvato con l'intesa Stato-Regioni del 28 ottobre 2010, ha definito 58 prestazioni tra visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici per cui ASL ed ospedali devono garantire i tempi massimi di attesa. A seguito del recepimento del piano, a Regioni e Province autonome spettava quindi di pubblicare il piano regionale di governo delle liste d'attesa e, entro 60 giorni, ogni azienda sanitaria era tenuta ad adottare il proprio programma attuativo, garantendone adeguata diffusione ai cittadini;

da quanto emerge dai primi risultati di un monitoraggio indipendente, condotto dalla fondazione "Gimbe" relativamente alla rendicontazione pubblica dei tempi di attesa da parte delle Regioni, si evidenzia un Servizio sanitario nazionale a più velocità. Dai siti istituzionali emerge, infatti, un quadro molto eterogeneo da cui risulta come solo 5 Regioni (Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Provincia autonoma di Bolzano, Valle d'Aosta) offrono sistemi avanzati di rendicontazione pubblica sui tempi di attesa come previsto dall'ultimo piano 2010-2012. In tre Regioni, invece (Campania, Molise e Toscana) non è disponibile alcun report;

tali informazioni, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, meglio noto come "decreto trasparenza", dovrebbero essere rese pubblicamente disponibili a tutti i cittadini con l'obiettivo di favorire il controllo diffuso sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche;

dall'analisi condotta dall'osservatorio Gimbe emerge che, con l'eccezione della rilevazione effettuata da Agenas nel 2010, non è disponibile alcun monitoraggio nazionale aggiornato sui recepimenti regionali del piano nazionale e sulla redazione dei piani aziendali, né tantomeno sulla rendicontazione pubblica dei tempi di attesa, oggetto solo di indagini a campione effettuati da varie organizzazioni: CREA Sanità, Censis, Cittadinanzattiva e Eurispes;

si evince, pertanto, che "la trasparenza sui tempi di attesa, di fatto prevista per legge, rimane in larga parte disattesa da Regioni e Province autonome: accanto ad alcuni sistemi avanzati di rendicontazione che permettono di conoscere in tempo reale i tempi di attesa per ciascuna prestazione in tutte le aziende sanitarie, vi sono addirittura Regioni che non rendono disponibile alcun dato, nonostante qualcuna sia in pole position nella "classifica" degli adempimenti LEA";

il 14 giugno 2018, in vista della predisposizione del nuovo piano nazionale di governo delle liste d'attesa, il Ministro in indirizzo ha inviato a Regioni e Province autonome una circolare mirata a raccogliere informazioni capillari sulle modalità di gestione delle liste di attesa e dell'attività libero-professionale intramuraria;

appare, pertanto, auspicabile, al fine di contrastare questo inaccettabile livello di mancata trasparenza, come anche evidenziato dalle considerazioni dell'osservatorio Gimbe, che il nuovo piano nazionale definisca criteri univoci per rendicontare pubblicamente i tempi di attesa, per consentire ai cittadini di partecipare attivamente al miglioramento dei servizi sanitari, nonché per fornire a istituzioni e ricercatori una base univoca di dati per confrontare le performance regionali, anche ai fini di un inserimento di tale indicatore nel monitoraggio degli adempimenti LEA,

si chiede di sapere:

quali informazioni siano pervenute al Ministro in indirizzo riguardo alle modalità di gestione delle liste di attesa e dell'attività libero-professionale intramuraria a seguito della circolare del 14 giugno 2018, nonché, quali opportune iniziative intenda intraprendere, al fine di dare piena attuazione al piano nazionale;

se non intenda intraprendere le opportune iniziative al fine di garantire una piena attuazione alle disposizioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, e successive modificazioni e integrazioni.

(3-00095)