• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00738 (4-00738)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00738presentato daRACCHELLA Germanotesto diMercoledì 18 luglio 2018, seduta n. 29

   RACCHELLA, ANDREUZZA, BADOLE, BISA, COIN, COLMELLERE, COMENCINI, COVOLO, FANTUZ, FOGLIANI, GIACOMETTI, LAZZARINI, PATERNOSTER, PRETTO, STEFANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO e ZORDAN. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nel Veneto si sono registrati 163 eventi predatori da parte dei lupi nel 2017, con 357 capi di vittime (115 bovini, 219 ovi-caprini, 21 asini, 2 altre specie); nel 2018, alla data del 30 giugno sono già 43 gli eventi predatori denunciati dagli allevatori veneti: 17 in provincia di Belluno, 4 in Treviso, 9 in Vicenza e 13 in Verona;

   le misure di contenimento e di prevenzione fino a oggi adottate non hanno risolto il problema della presenza di lupi e orsi: servono azioni dirette, decise e determinate;

   i cittadini sono preoccupati per il comportamento aggressivo dei lupi che si spingono in prossimità delle abitazioni nelle ore serali, rendendo evidente la rottura della convivenza equilibrata tra uomo e lupo e la necessità di una regolamentazione da parte della regione e dello Stato;

   la regione Veneto ha sottolineato il forte disagio fra gli allevatori e ha messo in atto alcune azioni, a partire dal «Tavolo regionale di partecipazione ed informazione per la gestione del lupo e dei grandi carnivori»; altre azioni riguardano il supporto alle aziende danneggiate e il riconoscimento alle stesse di un indennizzo pari al 100 per cento del danno subito, attivando una linea veloce di erogazione dei rispettivi contributi;

   nell'ambito del progetto Wolfalps, ormai concluso, sono stati consegnati 10 cani pastori maremmani abruzzesi, in grado di affrontare predatori come il lupo, sono stati acquistati 200 recinti elettrificati, è stata richiesta la modifica del programma di sviluppo rurale per introdurre una misura finalizzata alla prevenzione dei danni da fauna selvatica, da effettuarsi nel 2019 e 2020, ed è stato aperto uno sportello presso la Reggenza dei sette comuni, che è il comprensorio di malghe più importante d'Europa, per assistere gli allevatori nell'affrontare le problematiche che emergono a seguito dell'arrivo del lupo; analoga iniziativa è in previsione anche per le altre zone di predazione;

   il monitoraggio sulla distribuzione del lupo ha finora rilevato branchi in Lessinia, sull'Altopiano di Asiago, sul Massiccio del Grappa, in Valbelluna e in Col di Lana e Val di Fassa;

   a livello europeo, nell'ambito del percorso di revisione intermedia della strategia dell'Unione europea sulla biodiversità e del «piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia», è stata recentemente approvata dal Parlamento europeo la risoluzione P8TA(2016)0034, che sottolinea che le «direttive sulla tutela della natura prevedono un'ampia flessibilità onde agevolarne l'attuazione tenendo conto delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali secondo quanto sancito dalla direttiva Habitat»; la risoluzione esorta la Commissione «a chiarire gli orientamenti sull'interpretazione e attuazione di tali direttive onde evitare o risolvere i punti problematici»; la stessa risoluzione riconosce la necessità di «valutare accuratamente il ruolo dei grandi predatori e l'eventuale introduzione di misure di adattamento, in modo da salvaguardare la biodiversità, il paesaggio agricolo e l'allevamento del bestiame nelle regioni di montagna, praticato da secoli»; tali passaggi della risoluzione evidenziano pertanto esplicitamente la necessità di apportare modifiche al livello di protezione di determinate specie, in conformità alle esigenze economiche e agricole locali;

   la situazione in Veneto è grave ed è lampante la necessità di arrivare quanto prima a soluzioni di emergenza a difesa sia degli allevatori, sia del territorio, che rischia di essere ulteriormente abbandonato senza la presenza degli allevamenti;

   i rappresentanti del settore lattiero-caseario hanno sottolineato lo stato emotivo e di preoccupazione con cui gli operatori vivono la presenza del lupo, che costituisce una minaccia crescente –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare, per quanto di competenza, a difesa sia degli allevatori, sia del territorio del Veneto, nel rispetto della sicurezza dei cittadini e delle esigenze economiche e agricole locali.
(4-00738)