• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00752 (4-00752)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00752presentato daFEDERICO Antoniotesto diGiovedì 19 luglio 2018, seduta n. 30

   FEDERICO e TESTAMENTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nella zona Pip (piano degli insediamenti produttivi) dei comuni di Carpinone, Pettoranello del Molise e Pesce, in provincia di Isernia, è stato realizzato diversi anni fa un depuratore consortile, dal costo di circa 7,5 miliardi di lire e gestito da una società consortile, Carpino Ecologica s.r.l., alla quale partecipavano i tre comuni con il 20 per cento di quota ciascuno, mentre il restante 40 per cento era capitale privato;

   il depuratore aveva capacità di smaltimento giornaliero di 400 metri cubi di reflui, e autorizzato allo scarico degli stessi, dalla provincia di Isernia su delega regionale, con determina n. 66 del 29 luglio 2002;

   su richiesta della società consortile la regione Molise ha successivamente autorizzato, con determina dirigenziale n. 128 dell'11 novembre del 2002, il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da insediamenti esterni e conferiti a mezzo autobotti per un massimo di 750 metri cubi giornalieri;

   con successiva determina dirigenziale n. 4 del 9 gennaio 2003, la regione Molise autorizzava la Carpino Ecologica s.r.l. al trattamento aggiuntivo di rifiuti pericolosi, limitatamente a quelli caratterizzati da elevata biodegradabilità (rapporto BOD5/COD>0.8) per un massimo di 25 metri cubi giornalieri;

   a seguito dell'entrata in funzione del depuratore nella zona sono iniziate subito le problematiche ambientali, con lacrimazioni ed esalazioni fetide; in una relazione tecnica (prot. 6060 del 29 ottobre 2003) emessa dall'assessorato all'ambiente della regione Molise, è emerso che nel sito in questione sono stati acquisiti e sottoposti a trattamento rifiuti non corrispondenti alla definizione di codice CER 070701 autorizzato, dando luogo a disfunzioni del processo di depurazione, con l'immissione anche di rifiuti pericolosi provenienti da siti industriali di fuori regione;

   queste gravissime disfunzioni ed i sospetti di traffico illecito di rifiuti pericolosi hanno portato la regione Molise a revocare le autorizzazioni alla Carpino Ecologica;

   ad oggi il depuratore non è più in funzione, ha delle crepe nelle vasche di cemento causate probabilmente da lavori non effettuati ad opera d'arte ed inoltre, per quanto risulta all'interrogante, non è mai stata effettuata la bonifica dei rifiuti pericolosi tuttora giacenti nelle vasche del depuratore, rischiando di compromettere anche il fiume Carpino che scorre nelle vicinanze e tutto il territorio dei comuni appartenenti al Pisu di Isernia –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato per scongiurare un disastro ambientale dei fiumi Sordo e Carpino dovuti ai rifiuti pericolosi stipati da anni nel depuratore consortile di Carpinone e per la cui bonifica occorrerebbero circa 700.000 euro.
(4-00752)