• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00038 D'ALFONSO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) è stabilito nel regolamento (UE) n. 1315/2013 del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00038 presentata da LUCIANO D'ALFONSO
martedì 26 giugno 2018, seduta n.014

D'ALFONSO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) è stabilito nel regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013;

presenta una struttura a doppio strato, comprendente una rete globale e una rete centrale: la rete globale è costituita da tutte quelle infrastrutture di trasporto, esistenti e pianificate, volte a realizzare obiettivi di coesione territoriale, mentre la rete centrale è costituita da quelle parti della rete globale che rivestono la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti;

le reti ferroviarie, stradali, portuali e aeroportuali europee che compongono la rete TEN-T sono quindi state classificate in base ai due distinti livelli, vale a dire come appartenenti alla rete centrale (core network) ovvero alla rete globale (comprehensive network);

come noto, il regolamento (UE) n. 1315/2013 è improntato a rendere vincolante l'utilizzo dei fondi che la UE eroga nel settore dei trasporti per l'attuazione dei progetti classificati di interesse comune con l'utilizzo di risorse stanziate mediante il regolamento (UE) n. 1316/2013 detto CEF, connecting Europe facility;

la rete transeuropea dei trasporti include soltanto una parte delle reti di trasporto attualmente esistenti;

per la realizzazione della rete TEN-T sono stati creati 9 corridoi principali di trasporto con la collaborazione di Stati membri e soggetti interessati; i corridoi costituiscono lo strumento destinato a favorire la realizzazione coordinata della rete centrale, come previsto nel capo IV del regolamento (UE) n. 1315/2013;

la funzione strategica dei corridoi è finalizzata a facilitare l'implementazione di soluzioni di connessione sia interna e capillare sia tra i nodi terminali dell'area di interesse, anche agevolando l'accesso a finanziamenti europei;

considerato che:

l'Abruzzo e il Molise non sono attraversati da nessuno dei corridoi europei e questo equivale ad un vulnus al proprio sistema connettivo nazionale e del Paese Italia con l'Europa;

la Regione Abruzzo ha più volte ribadito il mancato inserimento delle proprie infrastrutture presenti lungo il corridoio multi-modale adriatico nel quadro programmatico della rete centrale e dei corridoi della rete TEN-T;

in ragione di questo vulnus e delle conseguenze in termini di ridotte capacità e velocità che esso comporta alle direttrici di trasporto nazionale che attraversano anche l'Abruzzo e il Molise, la Regione Abruzzo ha consegnato al Ministro pro tempore delle infrastrutture e dei trasporti nel maggio 2015 il "Documento di ingresso del sistema Abruzzo all'interno della Strategia Macroregionale adriatico-ionica nei Corridoi della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T)", in cui sono stati analizzati gli elementi di rilievo, la domanda e l'offerta di trasporto, gli interventi in corso di realizzazione e gli sviluppi futuri, a supporto della propria proposta di estensione dei corridoi della rete TEN-T;

nel quadro del riesame della realizzazione della rete centrale entro il 2023, la Commissione dovrebbe valutare, in cooperazione con gli Stati membri interessati, se altre parti devono essere integrate nella rete;

il 28 ottobre 2015 è stato approvato dal Parlamento europeo in seduta plenaria a Strasburgo l'emendamento sulla "Relazione su una strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica" (P8_TA (2015)0383) di Ivan Jakovcic, recante al paragrafo n. 56: a) il completamento del corridoio Baltico-Adriatico, inclusa l'estensione dell'intera dorsale ionico-adriatica; b) l'ampliamento nord-sud del corridoio scandinavo-mediterraneo; c) la creazione di un corridoio di trasporto su rotaia Alpi-Balcani occidentali; d) un migliore collegamento tra la Penisola iberica, l'Italia centrale e i Balcani occidentali; e) la creazione di un collegamento su strada nell'area balcanica tra il sistema portuale e i Paesi interni e di un'interconnessione con il corridoio Reno-Danubio;

le Regioni adriatiche italiane riconoscono l'interesse ad attivare forme di cooperazione al fine di sviluppare interventi infrastrutturali mediante un'azione integrata di produzione progettuale e documentale nel pieno rispetto delle metodologie e dei vincoli procedurali comunitari;

in data 15 gennaio 2016 i presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Molise, Emilia-Romagna e Puglia, con la partecipazione di Rete ferroviaria italiana e del Ministero, hanno sottoscritto il patto per la connettività dell'Adriatico, con l'obiettivo di cooperare per portare a termine il progetto di estensione dei corridoi della rete TEN-T da Ravenna fino al porto di Bari passando per Ancona, Pescara e Termoli, intervenendo durante le possibili fasi di revisione della rete medesima previste dal regolamento (UE) n. 1315/2013;

anche Rete ferroviaria italiana, sulla base di evidenti aspetti di continuità della direttrice adriatica, oltre che in ragione dei collegamenti ai porti e terminali core di Ancona, Bari e Taranto, ha richiesto al coordinamento europeo del core corridoio scandinavo-mediterraneo che la tratta Ancona-Foggia sia inclusa nel tracciato del corridoio in quanto necessaria per la sua piena funzionalità;

l'obiettivo del Governo centrale è di integrare l'attuale configurazione dei corridoi della rete transeuropea dei trasporti con: a) il prolungamento nord-sud del corridoio scandinavo-mediterraneo al tratto Ancona-Pescara-Bari e del corridoio Baltico-Adriatico all'intero versante adriatico italiano; b) la diramazione del corridoio mediterraneo che realizzi la relazione tra la penisola iberica (Mediterraneo occidentale), la regione Lazio, la regione Abruzzo (mare Adriatico) e le regioni dei Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Slovenia, Grecia, Serbia fino a raggiungere la Romania);

in occasione dei forum "di Corridoio", il Ministero si è espresso favorevolmente in merito al processo di estensione del tracciato dei corridoi evidenziando, in particolare, l'importanza dei collegamenti marittimi orizzontali tra il corridoio scandinavo-mediterraneo, il corridoio Baltico-Adriatico e la costa balcanica dell'Adriatico (corridoio mediterraneo) attraverso i porti che si trovano su entrambe le coste dell'Adriatico, con particolare riferimento ai porti nazionali;

inoltre, in sede dell'organismo consultivo forum di Corridoio Baltico-Adriatico è stata altresì proposta ed accolta con favore, da parte degli altri Stati membri partecipanti, l'estensione della core network, nell'ambito della futura procedura di revisione della stessa ai sensi del regolamento (UE) n. 1315/2013, alla dorsale adriatica e, conseguentemente, del tracciato del corridoio Baltico-Adriatico prevedendo il collegamento tra il porto di Bari ed il porto di Ravenna;

considerato altresì che, se non si interviene in maniera costante presso la tecnostruttura europea, i programmi di revisione della rete TEN-T potrebbero lasciare l'Italia esclusa dalla moltiplicazione dei corridoi del trasporto europeo secondo obiettivi di potenziamento e efficientamento e quindi dai grandi progetti di sviluppo futuri,

si chiede di sapere quali provvedimenti siano stati adottati o si intenda adottare presso le competenti sedi europee al fine di sostenere la proposta italiana di prolungamento dei corridoi della rete transeuropea dei trasporti lungo la dorsale adriatica, in particolare, dal porto di Ravenna al porto di Bari, integrando l'attuale configurazione dei corridoi con: a) il prolungamento nord-sud del corridoio scandinavo-mediterraneo al tratto Ancona-Pescara-Bari e del corridoio Baltico-Adriatico all'intero versante adriatico italiano; b) la diramazione del corridoio mediterraneo che realizzi la relazione tra la penisola iberica (Mediterraneo occidentale), la regione Lazio, la regione Abruzzo (mare Adriatico) e le regioni dei Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Slovenia, Grecia, Serbia fino a raggiungere la Romania).

(3-00038)