• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00035 (3-00035)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00035presentato daTRIPIEDI Davidetesto diMartedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   TRIPIEDI, DAVIDE AIELLO, AMITRANO, CIPRINI, LICATINI, COSTANZO, CUBEDDU, DE LORENZO, GIANNONE, INVIDIA, PALLINI, PERCONTI, SEGNERI, SIRAGUSA, TUCCI e VIZZINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:

   il nostro Paese si trova attualmente in una condizione di particolare difficoltà economica, finanziaria e sociale;

   il sistema pensionistico italiano assorbe almeno il 30 per cento della spesa pubblica;

   la persistenza di trattamenti previdenziali di proporzioni eclatanti, grazie ai quali alcuni cittadini, indipendentemente dai contributi versati, arrivano a percepire importi mensili superiori a 10 volte l'importo annuale della pensione media, suscita indignazione;

   le suddette pensioni d'oro costituiscono la manifestazione estrema di un'iniquità di fondo che pesa in misura decisiva sul citato equilibrio delle finanze pubbliche e, dunque, sul bilanciamento della struttura socio-economica del Paese;

   le modalità attuative del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo hanno determinato una situazione di fatto caratterizzata da inaccettabili disparità di trattamento;

   pur nel rispetto dell'indipendenza della Corte costituzionale, appare paradossale che, a seguito degli interventi legislativi nella forma di imposizione di un contributo di solidarietà, la Corte costituzionale abbia precisato, in particolare, in relazione alla proporzionalità e adeguatezza dei trattamenti pensionistici che «i mezzi adeguati alle esigenze di vita non sono solo quelli che soddisfano i bisogni elementari e vitali, ma anche quelli che siano idonei a realizzare le esigenze relative al tenore di vita conseguito dallo stesso lavoratore in rapporto al reddito ed alla posizione sociale raggiunta»;

   gli interroganti ritengono, tuttavia, che anche ai percettori di pensioni minime e di invalidità spetti un tenore di vita altrettanto dignitoso, attraverso un sistema in cui i contributi vadano a vantaggio non del singolo ma di tutti i lavoratori, come, a più riprese, sostenuto dalla Corte costituzionale –:

   se il Ministro interrogato non intenda adottare iniziative volte ad ottenere, attraverso un ricalcolo dell'importo delle quote retributive delle pensioni di vecchiaia e di anzianità di importo elevato, un risparmio destinato a incrementare sia l'integrazione al trattamento minimo Inps, sia l'assegno sociale.
(3-00035)