• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00085 (4-00085)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00085presentato daLIUZZI Mirellatesto diMercoledì 18 aprile 2018, seduta n. 7

   LIUZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nella seduta del Consiglio dei ministri del 21 marzo 2018, come risulta dal comunicato stampa ufficiale diramato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, è stato approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro della giustizia, uno schema di decreto legislativo recante disposizioni volte all'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche, con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati;

   in data 13 aprile 2018 un articolo de Il Fatto Quotidiano dal titolo «Blitz nell'ultimo Consiglio: soldi a pioggia sulla privacy» ha riportato una serie di notizie relative al contenuto dello schema di decreto legislativo. Nell'articolo si sostiene che siano state inserite norme volte ad innalzare gli attuali emolumenti percepiti dai componenti dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, portandoli dagli attuali 160 mila euro annui a 240 mila euro annui;

   sempre nel medesimo articolo si sostiene che sarebbe eliminato l'obbligo per l'Autorità di avvalersi dell'Avvocatura dello Stato nei contenziosi giudiziari nei quali è coinvolta, consentendo quindi di affidare incarichi economicamente onerosi a legali esterni;

   qualora fossero confermate le notizie riportate dall'articolo de Il Fatto Quotidiano, le norme relative ad un aumento dei compensi previsti per i membri dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali sarebbero difficilmente comprensibili sia sotto il profilo del contenimento dei costi della finanza pubblica, sia dal punto di vista relativo alla scarsa attinenza di tali norme con quelle necessarie ad adeguare la normativa nazionale alla normativa europea, senza considerare che una tale discutibile scelta sarebbe stata assunta dal Governo a soli due giorni dall'insediamento delle nuove Camere, verificatosi il 23 marzo 2018 e a tre giorni dalle dimissioni formali rassegnate dal Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica –:

   se le notizie riportate nell'articolo citato in premessa in merito alla nuova disciplina volta ad un aumento degli emolumenti dei componenti del garante per la protezione dei dati personali corrispondano al vero e quali siano le motivazioni che hanno indotto il Governo ad inserire tali norme nello schema di decreto legislativo.
(4-00085)