• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/00436 (4-00436)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00436presentato daCASSINELLI Robertotesto diMercoledì 13 giugno 2018, seduta n. 14

   CASSINELLI, BAGNASCO, NAPOLI, GIACOMETTO, PELLA, PORCHIETTO, ROSSO e RUFFINO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con sentenza n. 5/15, del 9 maggio 2015 - in riferimento ai tragici fatti legati all'incendio occorso il 5 dicembre 2007, in Torino, all'interno del locale stabilimento della Thyssen Krupp Terni s.p.a. (in conseguenza ed a causa del quale sette operai avevano perso la vita e altri tre avevano riportato lesioni personali) - la corte di assise di appello di Torino, all'esito di giudizio di rinvio, ha condannato (tra gli altri) i Sigg.ri Espenhahn Harald e Priegnitz Gerald, entrambi di nazionalità tedesca, alla pena della reclusione rispettivamente di anni 9 e mesi 8 ed anni 6 e mesi 10;

   i suddetti cittadini tedeschi, rispettivamente amministratore delegato della Thyssen Krupp Terni s.p.a e membro sia del comitato esecutivo che del consiglio di amministrazione della medesima società, erano stati riconosciuti colpevoli, dalla stessa corte di assise di appello Torino - con sentenza n. 06/13, del 28 febbraio 2013 (confermata quasi integralmente dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, n. 38343, del 24 aprile 2014) dei reati di omicidio colposo plurimo aggravato dalla previsione dell'evento, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro ed incendio colposo;

   la sentenza della Corte territoriale torinese aveva attribuito, invero, a colpa grave di Espenhahn Herald e Priegnitz Gerald, nelle rispettive qualità, tanto l'incendio sviluppatosi nello stabilimento torinese quanto le tragiche conseguenze che ne erano derivate, ivi compresa la morte dei 7 operai;

   quanto sopra, per avere omesso nonostante la previsione dell'evento, di adottare le prescritte misure di prevenzione e di sicurezza, considerati gli elevati rischi di incendio inerenti al ciclo di produzione dello stabilimento Thyssen (in via meramente esemplificativa: acquisizione del certificato di prevenzione incendi, interventi di manutenzione e pulizia atti a prevenire perdite d'olio e conseguenti incendi, installazione di sistemi di rilevamento e spegnimento automatico degli incendi, dotazione agli operai di indumenti ignifughi, adeguata formazione degli stessi, copertura dell'organico);

   l'imputato Espenhahn Herald, in particolare, è stato condannato anche per avere impartito disposizioni, nella sua qualità di amministratore delegato della Thyssen Krupp Terni s.p.a, affinché i fondi già destinati alla messa in sicurezza dello stabilimento torinese rimanessero accantonati in attesa del trasferimento, a Terni, della linea produttiva;

   la sentenza della Corte di assise di appello che, all'esito del giudizio di rinvio, ha inflitto, a Espenhahn Harald e Priegnitz Gerald, le pene, rispettivamente, di anni 9 e mesi 8 ed anni 6 e mesi 10, è passata in giudicato in data 13 maggio 2016 (con il rigetto, da parte della Corte di Cassazione - sent. n. 52511/16 - delle impugnazioni proposte dagli imputati);

   i suddetti imputati, condannati in via definitiva, si trovano in stato di libertà sul territorio tedesco, stante la mancata esecuzione, da parte della magistratura tedesca (procura generale di Essen), della sentenza della Corte di assise di appello di Torino, in spregio degli accordi bilaterali Italia-Germania;

   il ritardo nella esecuzione della sentenza in questione, anche in considerazione della tragicità degli eventi che l'hanno determinata, si mostra intollerabile;

   il Governo italiano non può rimanere indifferente al mancato rispetto, da parte delle autorità tedesche, tanto di una pronuncia giurisdizionale italiana quanto di un trattato internazionale di cooperazione –:

   se e quali iniziative il Governo intenda assumere nei confronti del Governo tedesco in ordine alla mancata esecuzione della sentenza di cui in premessa affinché sia assicurata, nel minor tempo, la esecuzione de qua.
(4-00436)