• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00450 (4-00450)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00450presentato daGADDA Maria Chiaratesto diMercoledì 13 giugno 2018, seduta n. 14

   GADDA, FIANO, ROSATO, ENRICO BORGHI, ROTTA, MORANI, FASSINO, DE FILIPPO, PICCOLI NARDELLI, SERRACCHIANI, VAZIO, UNGARO, D'ALESSANDRO, ANNIBALI, GAVINO MANCA, PAITA, MARCO DI MAIO, DEL BARBA, QUARTAPELLE PROCOPIO, BRAGA, ASCANI, DE MARIA, NARDI, CARNEVALI, PEZZOPANE, MOR, MORETTO, LACARRA, VISCOMI, FREGOLENT, FRAGOMELI, CARLA CANTONE, NOJA, SCALFAROTTO, CIAMPI, BERLINGHIERI, BENAMATI, MORGONI, SENSI, DE LUCA, SIANI, BONOMO, PELLICANI, CANTINI, TOPO, MIGLIORE, CECCANTI, ROMINA MURA, CRITELLI, GIORGIS, CARÈ e GARIGLIO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 9 giugno 2018, è stato concesso da parte dell'amministrazione comunale di Gazzada Schianno (Varese) l'uso della sala consiliare, per un dibattito dal titolo «Il costo della libertà - la forma della giustizia partigiana nella Varese liberata» in cui verrà presentato il libro «Sangue senza valore» di Alessandro Limido, presidente di Do.RA., su richiesta di un cittadino vicino, secondo quanto emerso da articoli di stampa (La Repubblica, 6 giugno 2018), a movimenti di estrema destra;

   il presidente Limido figura tra gli indagati nell'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio nel dicembre 2017, a seguito delle perquisizioni effettuate da Digos e Antiterrorismo nei confronti dei militanti di estrema destra «Do.ra. Comunità militante dei Dodici Raggi», una delle più organizzate comunità di estrema destra sul territorio italiano. In tale occasione sono stati sequestrati strumenti atti all'offesa e armi bianche (svastiche, pugnali, cartucce a salve, asce) e grande quantità di materiale documentale riportante simboli e vessilli nazisti;

   gli interroganti sottolineano come cinque esponenti dell'associazione «Do.Ra.» siano stati deferiti per i reati di riunione pubblica non preavvisata, deturpamento e invasione di terreni, commessi il 4 dicembre 2017 presso il sacrario ai caduti partigiani di San Martino di Duno (Varese);

   gli interroganti evidenziano come in questi anni Do.ra abbia propagandato messaggi razzisti e xenofobi sul web e in occasione di cortei ed eventi pubblici, tra i quali si ricorda il festeggiamento dell'anniversario della nascita di Adolf Hitler e la ripetuta profanazione del sacrario eretto in memoria dei caduti partigiani sul Monte San Martino. Si ricorda altresì che il gruppo ha promosso tramite web, una petizione on-line con l'intento di chiedere «la messa fuorilegge dell'associazione nazionale partigiani d'Italia, la chiusura di tutte le sezioni e i processi per crimini di guerra dei partigiani ancora viventi». La questura di Varese ha presentito rapporto all'autorità giudiziaria in ordine a tale petizione, per le valutazioni di competenza rispetto alla sussistenza dei comportamenti che integrino fattispecie di reato, come si evince dalla risposta del Ministro dell'interno pro tempore alla interrogazione n. 4-07077 presentata dalla prima firmataria del presente atto;

   il movimento risulta essere inoltre vicino a tifoserie calcistiche di estrema destra e ha legami con altre formazioni che si ispirano al nazionalsocialismo, come il Manipolo d'Avanguardia Bergamo –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato in relazione al proliferare di gruppi estremisti di stampo fascista e neonazista, tra cui la comunità militante «Dodici Raggi» e quali iniziative intenda adottare per quanto di competenza, al fine di evitare la recrudescenza di atti violenti ed intimidatori, ed evitare la presenza, nelle manifestazioni organizzate da tali movimenti, di simboli fascisti o eventuali richiami al disciolto partito fascista o a ideologie inneggianti la discriminazione razziale, etnica o religiosa;

   vista la crescente dimensione del fenomeno, se il Ministro intenda procedere con il rafforzamento di un osservatorio per il monitoraggio di episodi di neofascismo;

   se il Ministro interrogato non ritenga di assumere le iniziative di competenza volte a limitare la possibilità di svolgere eventi in spazi istituzionali allorché siano promossi o organizzati da soggetti coinvolti in procedimenti giudiziari per fattispecie come quelle sopra richiamate, evitando così che possano ripetersi situazioni analoghe a quella descritta, in cui la sindaca di Gazzada Schianno, nel concedere l'utilizzo della sala consiliare sopracitata e nel partecipare all'evento, ha di fatto favorito, a giudizio degli interroganti, iniziative di divulgazione di un sodalizio neonazista già al centro di un'inchiesta della procura della Repubblica di Busto Arsizio.
(4-00450)