• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00199 LONARDO - Al Ministro della salute - Premesso che: il decreto del commissario ad acta della Regione Campania n. 8 del 1° febbraio 2018, pubblicato sul Bollettino della Regione Campania...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00199 presentata da ALESSANDRINA LONARDO
martedì 5 giugno 2018, seduta n.009

LONARDO - Al Ministro della salute - Premesso che:

il decreto del commissario ad acta della Regione Campania n. 8 del 1° febbraio 2018, pubblicato sul Bollettino della Regione Campania n. 13 del 12 febbraio 2018, ed avente ad oggetto "Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015 2016-2018 - Aggiornamento", è attualmente in fase istruttoria e nel verbale sottoscritto nella riunione del 27 marzo 2018, come dichiarato dalla Regione Campania sul sito istituzionale, risulta aver avuto valutazione positiva ed è in attesa dell'approvazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, come già era stato evidenziato nella precedente interrogazione 4-00022, presentata l'11 aprile 2018;

richiamando il decreto ministeriale n. 70 del 2015 vengono tracciate le linee guida ed individuate le macroaree per la Campania, assegnando ad ognuna il parametro 3,7 posti letto per 1.000 abitanti avendo come riferimento il bacino di utenza minimo di 600.000 abitanti per ogni Dipartimento d'emergenza e accettazione (DEA) di secondo livello;

il decreto n. 8 del 1° febbraio 2018 al punto 7.3 individua la "macroarea delle province di Avellino e Benevento", ma tale accorpamento è solo in termini numerici e non tiene conto di quella che è la situazione morfologica, geografica e idrogeologica del territorio collinare e montuoso, dell'assetto viario disastroso e della distanza chilometrica elevata che separa i comuni della provincia con Benevento e ancor più con Avellino;

inoltre, discostandosi dal precedente piano ospedaliero, che prevedeva 8 DEA di secondo livello in Campania, e pur in presenza delle disponibilità di istituirne fino a 9, precisa che "La presenza dei 2 DEA di II livello nella macroarea rappresenta un'eccezione derivata da una condizione preesistente. Essa troverà la sua naturale evoluzione nel corso del triennio, in riferimento all'applicazione dei Piani di efficientamento e allo studio dei volumi";

se si considera che anche all'azienda ospedalieri "Moscati" di Avellino, con decreto del commissario ad acta n. 29 del 19 aprile 2018, è stato annesso il presidio di Solofra, non previsto nel piano regionale di programmazione della rete ospedaliera di cui al decreto citato n. 8, portando a 628 il numero dei posti letto del Moscati, mentre per l'azienda ospedaliera "Rummo-S. Agata" sono stati previsti solo 544 posti letto, è chiaro che in questo modo l'unica città capoluogo della Campania che verrà penalizzata rimane Benevento, che, allo stato, ha un ospedale DEA di secondo livello ma, visto che la partita si gioca sul versante qualitativo, in quanto, come detto, lo stesso decreto ministeriale n. 70 del 2015 parla di volumi (meno volumi uguale successiva riduzione posti letto) e sugli esiti (meno qualità e complessità delle prestazioni, meno complessità delle patologie uguale declassamento della struttura), ne consegue che nei prossimi anni, dovendo necessariamente prevedere un solo DEA di secondo livello, se la nuova azienda S. Agata-Rummo, con meno posti letto, non sarà in grado di garantire i livelli prestazionali ed i volumi previsti dovrà essere inevitabilmente declassata a DEA di primo livello ed assorbita dall'ospedale Moscati di Avellino,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga, per difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini, che all'interno della macroarea Benevento-Avellino entrambe le città restino dotate di DEA di secondo livello, come era già previsto dal precedente piano ospedaliero.

(4-00199)