• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00410 (4-00410)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00410presentato daMULÈ Giorgiotesto diMercoledì 6 giugno 2018, seduta n. 12

   MULÈ, GELMINI, SACCANI JOTTI, APREA, BAGNASCO, BALDELLI, BARATTO, ANNALISA BARONI, BENDINELLI, BENIGNI, BERGAMINI, BOND, BRAMBILLA, BRUNETTA, CANNATELLI, CAON, CASSINELLI, CATTANEO, CORTELAZZO, DELLA FRERA, D'ETTORE, FATUZZO, FIORINI, GREGORIO FONTANA, GAGLIARDI, GERMANÀ, GIACOMETTO, MANDELLI, MARIN, MILANATO, MUSELLA, NAPOLI, ORSINI, PALMIERI, PEDRAZZINI, PELLA, PENTANGELO, PEREGO DI CREMNAGO, PORCHIETTO, RAVETTO, ROSSELLO, RUFFINO, SORTE, SOZZANI, SQUERI, VALENTINI, VERSACE, ZANELLA, ZANETTIN, ZANGRILLO, ROSSO e CALABRIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il 22 maggio 2018, nel corso della trasmissione televisiva «L'aria che tira», il Ministro interrogato dichiarava testualmente: «Troppe grandi opere sono iniziate senza avere una valutazione (...) Noi di tutte le grandi opere, Ilva compresa, faremo una valutazione costi/benefici e se i costi supereranno i benefici per i cittadini dovremo valutare di cambiare idea rispetto ai governi precedenti. Questo è certo e lo promettiamo agli italiani»;

   il 2 giugno successivo il Sole 24 Ore riportava a pagina 2 le seguenti parole del Ministro medesimo: «Le grandi opere vanno studiate e analizzate tutte, quello che è giusto lo faremo e quello che non è giusto no»;

   il 4 giugno i parlamentari e i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle del Veneto dichiaravano congiuntamente: «Nel contratto di governo c'è scritto chiaramente che tutte le grandi opere devono essere sottoposte a un'analisi costi/benefici: (...) anche la Pedemontana e la Tav rientrano in questa analisi. Nella lista figuravano inoltre Mose e le bonifiche di Marghera. Toninelli ispezionerà le grandi opere che verranno poi sottoposte all'analisi costi-benefici»;

   l'11 gennaio 2018 l'agenzia Anas riportava le parole di Luigi Di Maio, allora candidato premier e oggi Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali secondo il quale sarebbe stato definanziato il Terzo Valico e pure la Gronda. Lo stesso ha dichiarato che: «il terzo valico va messo da parte [...] Se andremo al governo verrò a Genova a dire che il terzo valico non si fa più: i 6 miliardi dell'opera li investiremo nel trasporto pubblico locale»;

   a proposito del cosiddetto Terzo valico sul sito movimento5stelle.it il 16 marzo è stato pubblicato il post intitolato «Terzo Valico, Opera importante? Solo per lobby cemento» in cui i parlamentari 5 Stelle componenti delle Commissioni trasporti nella precedente legislatura sostenevano: «Il Terzo Valico è un'infrastruttura devastante per l'ambiente e le casse dello Stato che distruggerà il territorio. Per questo l'abbiamo merita tra le grandi opere inutili da abolire dopo una preliminare analisi dei costi-benefici sia da un punto di vista ambientale che economico»;

   il contratto di Governo, al capitolo 27 «Trasporti, infrastrutture e telecomunicazioni», recita: «La ferrovia dovrà essere in grado di rivestire nuovamente il ruolo di principale sistema di trasporto ad alta densità perché, attualmente rappresenta l'unica soluzione di mobilità sostenibile per le medie e lunghe percorrenze, contribuendo ad alleviare i problemi di congestione dei pendolari, di sicurezza e di pressione ambientale», senza alcun altro riferimento alle grandi opere ad esclusione del Tav Torino-Lione;

   il 5 giugno 2018 il Senatore Mattia Crucioli del Movimento 5 Stelle, legale dei comitati contro il Terzo valico, ha dichiarato in un'intervista al Secolo XIX: «Su Gronda e Terzo Valico il rapporto costo benefici sarà oggetto della valutazione del comitato di conciliazione. (...) Se i costi, compreso l'abbandono di quello che si è già fatto, non giustificano i benefici, bisogna fermare le opere» –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire una lista dettagliata delle opere ritenute «inutili» e se possa in particolare confermare che il Governo ritenga il Terzo valico una «infrastruttura devastante» e se questa opera sia già inserita tra quelle da abolire;

   se sia già a conoscenza dell'arco temporale in cui si procederà alla cosiddetta «valutazione costi/benefici» e, in attesa di tale valutazione, se il Ministro intenda promuovere misure sospensive con riguardo agli appalti in essere;

   se il Governo intenda rivolgersi ad un soggetto esterno per le richiamate valutazioni e, nel qual caso, attraverso quali modalità e secondo quali criteri si intenda assegnare tale incarico;

   quali siano i criteri in base ai quali sarà valutato il rapporto costo/benefici per le opere in questione.
(4-00410)