• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00004 ARRIGONI, CANDIANI, PAZZAGLINI, BRIZIARELLI, BONFRISCO, TESEI, BAGNAI, FUSCO - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che: ad un anno e mezzo dagli straordinari eventi...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00004 presentata da PAOLO ARRIGONI
venerdì 23 marzo 2018, seduta n.001

ARRIGONI, CANDIANI, PAZZAGLINI, BRIZIARELLI, BONFRISCO, TESEI, BAGNAI, FUSCO - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che:

ad un anno e mezzo dagli straordinari eventi sismici che, dal 24 agosto 2016, hanno colpito il Centro Italia, la ricostruzione stenta a partire, anche per il verificarsi di una serie di problematiche soprattutto procedurali;

nell'ambito delle proroghe concesse con gli ultimi provvedimenti legislativi della XVII Legislatura, con il comma 5 dell'art. 2-bis del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, è stata prevista la compilazione e presentazione delle schede AeDES, da parte dei tecnici professionisti, corredata della relativa perizia giurata e della documentazione, entro la data del 31 marzo 2018, pena la cancellazione del professionista dall'elenco speciale, il mancato riconoscimento al professionista del compenso per l'attività svolta e l'inammissibilità della domanda di contributo di cui all'articolo 8 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, per il soggetto colpito dal terremoto;

gli ordini professionali territoriali lamentano un quadro complesso e difficoltoso di operatività per i tecnici professionisti, in quanto, per moltissimi casi, le notifiche delle schede FAST (schede cui devono seguire le schede AeDES) sono state sostituite dalla pubblicazione in data vicina alla scadenza o sono state notificate tardivamente; oltre a ciò, i Tribunali presso cui devono essere giurate le schede AeDES lamentano un notevole sovraccarico di lavoro e non riescono a fronteggiare la grande richiesta nei tempi;

inoltre, con il comma 4, lettere b) e c), dell'art. 2-bis è stato modificato l'articolo 8, comma 4, del decreto-legge n. 189, prevedendo, in particolare, la presentazione agli uffici speciali per la ricostruzione della documentazione relativa ai danni di lieve entità, entro la data del 30 aprile 2018, pena l'inammissibilità della domanda di contributo, e la possibilità per il commissario straordinario di disporre il differimento di tale termine, per una sola volta e comunque non oltre il 31 luglio 2018;

purtroppo, l'accavallarsi di tali scadenze con il passaggio alla XVIII Legislatura aggrava la preoccupazione della popolazione interessata e dei professionisti incaricati, anche e soprattutto in ordine al gran numero di progetti ancora da presentare;

le note degli uffici speciali per la ricostruzione delle regioni Marche e Umbria, del 13 marzo 2018, inviate ai sindaci e agli ordini professionali, testimoniano infatti la situazione critica in atto, visto che solo per la regione Marche sono ancora attese 14.235 perizie giurate (AeDES), mentre sono stimati in circa 5.000-6.000 i progetti di ricostruzione per danni lievi ancora da presentare;

l'avvicinarsi delle date di scadenza degli importanti adempimenti per l'accesso ai contributi della ricostruzione post-terremoto crea ansie e paure nei cittadini colpiti dallo sciame sismico, anche in considerazione del dilatarsi dei tempi per il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro;

peraltro, mentre il termine del 30 aprile 2018, per la presentazione delle domande di contributo relativo agli interventi di riparazione per danni lievi, potrebbe essere prorogato dal commissario del Governo per la ricostruzione, fino al 31 luglio, come espressamente previsto dal citato comma 4, l'imminente termine del 31 marzo 2018, per la presentazione delle schede AeDES e le perizie giurate, è stabilito da una norma di legge, senza prevedere una possibilità di proroga con provvedimento commissariale e, pertanto, un'eventuale proroga potrà essere contenuta solo in una norma di rango primario;

non sarebbe corretto colpire le categorie professionali, poiché esse non solo hanno dato il loro pronto contributo nelle prime fasi del post emergenza, ma sono anche indispensabili per il buon esito della ricostruzione;

la proroga dello stato di emergenza, prevista dal Consiglio dei ministri del 22 febbraio 2018, dimostra le difficoltà riscontrate nel periodo post terremoto e, quindi, la necessità di prorogare anche i termini previsti per gli adempimenti procedurali da parte dei tecnici incaricati,

si chiede di sapere se il Presidente del Consiglio dei ministri intenda convocare urgentemente il Consiglio dei ministri per adottare un decreto-legge per l'immediato differimento delle due scadenze, sia per la presentazione delle schede AeDES sia per la presentazione delle domande di contributo relative agli interventi di riparazione per danni lievi, allo scopo di risolvere effettive difficoltà nel rispetto dei termini per i professionisti interessati e per i cittadini colpiti dal sisma del Centro Italia 2016-2017 ed evitare ovvie ripercussioni negative sul processo di ricostruzione.

(4-00004)